MANUELA PLASTINA
Cronaca

Valdarno fiorentino: proteste contro disservizi ferroviari e orari pendolari modificati

I sindaci del Valdarno fiorentino criticano RFI per la gestione dei disservizi ferroviari e chiedono rispetto per i pendolari.

I sindaci alzano la voce contro i disservizi ferroviari. Nella foto la stazione di Figline

I sindaci alzano la voce contro i disservizi ferroviari. Nella foto la stazione di Figline

Le amministrazioni del Valdarno fiorentino alzano la voce contro il servizio ferroviario. I lavori sulla Orte-Roma tra gennaio e marzo impatteranno anche sulla linea ferroviaria aretina e hanno comportato una rimodulazione degli orari dei pendolari: treni anticipati di qualche minuto, percorrenze più lunghe e alcune corse cancellate.

Una decisione che ha fatto saltare i nervi agli utenti del treno, la cui pazienza è messa a dura prova quotidianamente da disservizi, ritardi e cancellazioni.

Ma anche i sindaci non ci stanno: "Invece di far pervenire ai Comuni il nuovo orario tabellare – dicono congiuntamente i sindaci di Figline e Incisa, Reggello e Rignano -, è stato diffuso un comunicato da parte di RFI senza che i dettagli fossero comunicati né a noi né alla Regione. Questo comportamento mina la fiducia nei confronti di chi gestisce il servizio ferroviario e genera un danno diretto ai pendolari, che meritano chiarezza e rispetto".

Dopo la presa di posizione netta del collega figlinese Pianigiani, anche il sindaco di Reggello Piero Giunti alza la voce. Esiste un contratto di servizio, ricorda, "con delle priorità che vanno rispettate, come la precedenza dei regionali rispetto all’alta velocità in caso di congestione ferroviaria. Questa clausola non viene però rispettata e i pendolari continuano a subire ritardi e cancellazioni inaccettabili, con gravi conseguenze per chi utilizza il treno quotidianamente per motivi di lavoro o studio".

Anche l’assessore ai trasporti Adele Bartolini chiede più rispetto: "Stiamo affrontando una criticità di natura sistemica: l’assenza di un coordinamento efficace e di una comunicazione adeguata tra RFI e Trenitalia è diventata insostenibile. Le conseguenze di questa situazione ricadono direttamente sui territori e sui pendolari, che continuano a subire disagi costanti e un senso di incertezza. È indispensabile definire una pianificazione precisa".

Tanto più, ricordano dai tre Comuni, che nei prossimi mesi prenderanno il via ulteriori lavori che, in maniera indiretta, andranno a coinvolgere anche il tratto Firenze-Arezzo. "Interventi così rilevanti devono essere accompagnati da una pianificazione chiara e condivisa, per evitare ulteriori disagi ai cittadini e ai pendolari".