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Variante e cantieri, pazienza finita: "Troppi ritardi, valutiamo penali"

La tratta è aperta dal 2015, ma gli interventi previsti sul territorio del Mugello sono fermi da decenni

In alto i lavori per la costruzione della variante, a destra la consigliera Paola Nardi

In alto i lavori per la costruzione della variante, a destra la consigliera Paola Nardi

La Variante di Valico, alias Direttissima dell’A1 Firenze – Bologna, fu aperta al traffico esattamente nove anni fa. Il 23 dicembre 2015. E i lavori, dopo una progettazione durata tantissimo – si iniziò a parlare della "camionabile" e della variante di valico fin dal 1990 – erano iniziati nel 2004, coinvolgendo soprattutto il Comune di Barberino di Mugello, sul cui territorio sorsero numerosi cantieri.

Con un impatto ambientale forte, anche se spesso meno "attenzionato" visto che l’opera autostradale, diversamente dalla ferrovia ad Alta velocità, attraversa zone poco antropizzate. Ebbene, lo denuncia il gruppo consiliare di sinistra "Ora! Barberino", "la maggior parte dei cantieri giace abbandonata, mentre i cronoprogrammi per i ‘ripristini ante operam’ sono carta straccia nell’indifferenza generale". Il gruppo, che più volte ha evidenziato questa situazione ha riportato la discussione in Consiglio: "Le risposte che abbiamo avuto – dice la capogruppo Paola Nardi : hanno certificato quello che si vede a occhio nudo: nessuna promessa è stata mantenuta e il territorio, a distanza di tanti anni dalla fine dei lavori, continua ad essere segnato tra recinti, strutture fatiscenti ed aree da bonificare".

L’elenco delle "incompiute" e delle inadempienze di Autostrade per l’Italia è lungo. E ci sono opere compensative promesse e ancora non iniziate. La più famosa è la rotatoria sulla strada di ingresso al paese, in viale Gramsci, "i cui lavori – dice "Ora!" - non sono neanche vicini all’essere avviati per la necessità di passare da una conferenza dei servizi che nelle previsioni di Autostrade doveva svolgersi a febbraio 2022, ma che a fine 2024 non è ancora stata calendarizzata."

Poi c’è da finire la circonvallazione, dove si è deciso comunque di far passare i veicoli, ma in una situazione provvisoria e anche pericolosa, perché occorre ancora sistemare diverse intersezioni. E manca un tratto, da completare. Poi ci sono le ex-aree di cantiere. Il progetto prevedeva la completa risistemazione e invece niente è stato fatto. Abbandonate le aree ex-cantiere anche all’Outlet, e vicino alla Dogana. I progetti di ripristino ci sono, da anni, peccato che non siano stati attuati.

"Stiamo valutando le azioni da intraprendere – dicono Paola Nardi ed Enrico Carpini di Ora!- : una mozione per dare la sveglia all’Amministrazione, poi chiederemo che venga convocata Autostrade davanti alle commissioni consiliari e ci riserviamo di valutare se il perpetuarsi di questo danno ambientale possa assumere rilevanza penale" "Da parte nostra – dice la sindaca Di Maio - fin da subito ci siamo attivati sia con Autostrade che con l’Osservatorio Ambientale e abbiamo ripreso in mano tutti i progetti, attivandoci subito per fornire le integrazioni richieste nel più breve tempo possibile. Non conosco nello specifico i motivi dei ritardi, ma non è certo per disinteresse del comune. Uno dei problemi è che i passaggi da fare sono tanti e sono quasi tutti in capo al Ministero. Da parte nostra c’è la massima attenzione.

Paolo Guidotti