"Vendemmia, +30% produzione e qualità"

La produzione vinicola in Toscana registra una forte ripresa, con una previsione di +30% rispetto all'anno precedente. La qualità si preannuncia buona secondo il 57,4% dei produttori. Coldiretti Toscana sottolinea l'importanza di investire in ricerca per contrastare gli effetti del clima sull'agricoltura.

"Vendemmia, +30% produzione e qualità"

Letizia Cesani, presidente Coldiretti Toscana

Produzione in netta ripresa per il vigneto toscano. La vendemmia, alle battute finali, lascia presagire un +30% rispetto allo scorso anno e una buona qualità secondo il 57,4% dei produttori intervistati dal Centro studi Divulga mentre per il 18,9% sarà addirittura ottima. Nelle bottiglie finiranno poco meno di 2,3 milioni di ettolitri di vino, spiega una nota, previsione superiore alla media degli ultimi cinque anni (poco meno do 2,2 milioni di ettolitri). A dirlo è Vigneto Toscana, l’associazione dei viticoltori di Coldiretti, sulla base dell’analisi delle previsioni di Assoenologi, Unione Italiana vini e Ismea e la collaborazione del Masaf.

In Toscana, ricorda l’associazione, sono 16.000 le aziende del settore, 60mila gli ettari coltivati a vite di cui il 32% con metodo biologico; 58 le indicazioni geografiche riconosciute, di cui 52 Dop (11 Docg e 41 Doc) e 6 Igt che generano un valore alla produzione di poco meno di 1,2 miliardi di euro e altrettanti di esportazioni con il 74% delle bottiglie vendute nei paesi extra Ue. A livello regionale le prime vendemmie delle varietà bianche precoci sono iniziate nella seconda metà di agosto, mentre le varietà rosse come Pinot Nero, Merlot e Syrah sono state raccolte a inizio settembre. Dalla seconda metà di settembre si è iniziato a vendemmiare anche il Sangiovese.

Il clima, sottolinea Coldiretti Toscana, è una spada di Damocle che pende su tutta l’agricoltura. Per contrastarne gli effetti e la diffusione delle patologie ad esso collegate è indispensabile, secondo l’associazione, investire in scienza e ricerca applicata, in particolare sulle tecniche di evoluzione assistita, la genetica green. Per questo è stata firmata una convenzione col Consiglio nazionale delle ricerche-Istituto per la bioEconomia (Ibe-Cnr) .