TERESA SCARCELLA
TERESA SCARCELLA
Cronaca

Vergogna, ansia e depressione: "Gravi conseguenze psicologiche. Oltre alle perdite economiche"

David Simoni si occupa di sostegno specialistico alle vittime di reato per Aleteia

Vittime dei reati contro il patrimonio sono soprattutto gli anziani (foto di repertorio)

Vittime dei reati contro il patrimonio sono soprattutto gli anziani (foto di repertorio)

Le conseguenze economiche delle truffe sono solo la punta dell’iceberg. Quelle che spesso non emergono, o comunque non subito, sono le ripercussioni psicologiche. Calo di autostima, depressione, disturbi d’ansia, vergogna, senso di inadeguatezza. Che, nei casi più gravi, possono portare al suicidio. Da qui la nascita di iniziative e associazioni che danno sostegno alle vittime, come Aleteia, che arriva a Firenze nel 2010. "Ci occupiamo di aiuto psicologico e infolegale alle vittime di reato, in qualsiasi ambito - spiega David Simoni, psicologo forense e referente degli psicologi del gruppo vittime di reato di Aleteia - Operiamo con persone che hanno subito perlopiù violenza domestica, stalking, reati contro il patrimonio". In quest’ultimo contesto, l’identikit della vittima tipo è una persona di età avanzata.

Ecco perché Aleteia organizza anche dei gruppi informativi rivolti agli anziani, per aiutarli a riconoscere e quindi sventare le truffe. Ma una volta subita? Le modalità di accesso sono varie: c’è chi si rivolge in prima persona all’associazione; oppure quelli che vengono indirizzati da amici e parenti; o dietro segnalazione delle forze dell’ordine a denuncia fatta.

"Si inizia con una prima valutazione psicologica, poi se richiesto la vittima può usufruire di dieci incontri con lo specialista - continua Simoni - che può essere utile nell’elaborazione rapida del trauma o per aumentare la consapevolezza a sporgere denuncia. Perché spesso capita che le persone non denuncino. Al contrario, possono richiedere anche il sostengo infolegale, quindi conoscere i loro diritti, durante tutte le fasi della denuncia. Li accompagniamo anche in tribunale se serve. E poi c’è tutta la parte della mediazione nella giustizia riparativa, per intendersi".

Le trappole sono tante e ovunque. Si va dalle telefonate dei falsi operatori delle utenze domestiche, che promettono contratti convenienti, agli investimenti fasulli. E con le modalità, cambia anche l’obiettivo. Perché se nel primo caso le vittime sono perlopiù persone di ceto sociale medio/basso, nel secondo sono pensionati con un buon livello culturale, autosufficienti. "Anche perché chi non sa nulla di investimenti, tende a non ascoltare nemmeno. Invece chi ha padronanza, può interessarsi. Si tratta di persone che hanno alle spalle lavori di un certo tipo, sono indipendenti dai figli nella gestione della propria vita e quando si rendono conto di esser caduti nella trappola, possono avere il cosiddetto disturbo dell’adattamento legato alla consapevolezza di perdita di autonomia - spiega l’esperto -, vergogna, ansia, depressione. In letteratura c’è anche il rischio del suicidio".

"Per esempio, abbiamo seguito un uomo di 80 anni, ex direttore di banca, che con una truffa online ha perso praticamente tutto - continua lo psicologo - si trattava di fasulli investimenti in criptovalute. Quando ha scoperto l’inganno e la perdita, ha avuto un infarto e ha rischiato di morire. Il contraccolpo fisico e mentale può essere importante. Sono stati la figlia e la moglie ad accorgersi di quello che stava accadendo".

Anche perché spesso la vergogna gioca brutti scherzi. Soprattutto tra le vittime delle cosiddette truffe romantiche (Romance scam). Relazioni platoniche, basate su messaggi affettuosi e foto che non rispecchiano la realtà, ovviamente in cambio di soldi. "Il primo passo per poter essere aiutati è ammettere il problema. E questo non è scontato".

Teresa Scarcella