REDAZIONE FIRENZE

“Trovare la luce della speranza vicino agli ultimi”, il vescovo Gambelli e i suoi auguri alla città

“Non soltanto siamo chiamati a lavorare per rendere il mondo più giusto, ma anche a metterci in ascolto della sapienza delle persone più povere", ha detto durante l’incontro

Firenze, 21 dicembre 2024 – “Che ognuno di voi possa trovare la luce della speranza”, così Monsignor Gherardo Gambelli nei suoi auguri di Natale alla città. "Sarò presente il giorno di Natale alle Piagge", quartiere alla periferia di Firenze, "per esprimere questa vicinanza a coloro che si impegnano nei confronti delle persone più povere, che in qualche modo attraverso la solidarietà aiutano queste persone a portare la croce, e far sapere loro che sono sempre al centro delle nostre attenzioni. E' un modo per incoraggiare una Chiesa in uscita, che va verso le periferie: interpreto molto il ruolo del vescovo come colui che è chiamato soprattutto a dire una parola di incoraggiamento, e quindi quando ci sono realtà come certamente quella di don Alessandro" Santoro, il parroco delle Piagge, "ma ce ne sono tante altre anche nella nostra città, mi sembra che sia importante la presenza del vescovo, che possa dire una parola buona e soprattutto incoraggiare chi si mette vicino agli ultimi. Non soltanto siamo chiamati a lavorare per rendere il mondo più giusto, ma anche a metterci in ascolto della sapienza delle persone più povere".

Per l'arcivescovo, la Chiesa vuole essere vicina alle persone che soffrono: da qui anche "un messaggio di cordoglio" nei confronti della famiglia di San Felice a Ema uccisa dal monossido di carbonio. "La preghiera - ha detto - è qualcosa che ci permette di trovare la forza interiore per rialzarci e per poter veramente stare vicino a tutti coloro che vivono delle situazioni di sofferenza. Penso anche ai familiari delle vittime dell'incidente che c'è stato a Calenzano, e a tante altre situazioni come anche quella proprio di febbraio all'Esselunga in via Mariti".