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Via al recupero di mura, torri e porte Così rivivrà la Firenze del Trecento

Una volta terminati i lavori di restauro, Palazzo Vecchio renderà percorribile il tratto San Miniato-San Leonardo . Le fasi di intervento prevedono una revisione accurata, la ricostruzione delle parti erose e la messa in sicurezza.

Via al recupero di mura, torri e porte Così rivivrà la Firenze del Trecento

di Antonio Passanese

FIRENZE

L’obiettivo è quello di rendere le vecchie mura di Firenze visitabili e percorribili. E’ per questo che Palazzo Vecchio, nei giorni scorsi, ha dato l’ok ai lavori di restauro e risanamento della cinta trecentesca dell’Oltrarno erosa dalle aggressioni climatiche. Sono stati affidati i lavori per riqualificare il circuito murario nei tratti di San Miniato e San Leonardo con porte e torri. I lavori, per un valore di 270mila euro, prenderanno il via a settembre con previsione di completamento entro marzo 2024. L’intervento alle mura dell’Oltrarno va ad aggiungersi a quelli già realizzati con il restauro conservativo delle mura della Fortezza da Basso, della Torre della Zecca, delle mura di San Frediano e della Torre di San Niccolò (in corso).

"Andiamo avanti con gli interventi di restauro dell’enorme patrimonio storico e artistico rappresentato dalla cinta muraria della nostra città – ha detto l’assessora Meucci –: ora è la volta della riva sinistra d’Arno, che vedrà presto tornare ai colori originari le mura di San Miniato e San Leonardo grazie un pacchetto di lavori che completa un progetto complessivo di grande attenzione. Un modo non solo per recuperare il degrado causato dagli agenti climatici ma anche per restituire ai cittadini queste strutture storiche attraverso un percorso di valorizzazione e apertura che vogliamo sempre più rafforzare e integrare".

Nel dettaglio, il progetto prevede di intervenire con opere di manutenzione, restauro e risanamento conservativo di edifici storici e in particolare i tratti dell’ultima cinta muraria trecentesca con le sue porte e torri. Le strutture presentano infatti situazioni di criticità e degrado dei vari elementi architettonici, causati principalmente dalle variazioni e aggressioni del tempo. Le fasi di intervento prevedono una campagna di ispezione e monitoraggio, e una serie di lavori di manutenzioni con la revisione accurata delle strutture in pietra; la rimozione della vegetazione infestante che può minacciare la stabilità delle murature e degli elementi in pietra; la pulitura delle aree ricoperte da graffiti; la pulitura delle pareti dei torrioni; la ricostituzione delle aree di muratura che presentano una profonda erosione dei giunti di malta; revisione delle parti superiori delle murature e le mantelline con stuccatura di quelle non più funzionali.

Lo step successivo sarà quello di provare a riaprire i camminamenti come già fatto per il tratto che va da Porta San Frediano al Torrino di Santa Rosa.