
Due momenti della Via Crucis dei giovani, che si è svolta a Scandicci e che si è conclusa di fronte al carcere di Sollicciano (Fotocronache Germogli)
Firenze, 12 aprile 2025 – Circa un migliaio di persone ha partecipato insieme all'arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli alla Via Crucis dei giovani organizzata quest'anno per le strade di Scandicci (Firenze) e che, di stazione in stazione, è arrivato in prossimità del carcere di Sollicciano.
La Via Crucis, intitolata 'Lasciati fiorire. La speranza non delude', è partita dal piazzale della Resistenza in un clima di grande raccoglimento. Molte le persone con candele in mano e tanti i ragazzi presenti ad ascoltare le meditazioni tratte dalla Missione giovani diocesana e anche dall'esperienza dei detenuti.

"Sono un detenuto ed ho scontato fino ad oggi oltre 30 anni di carcere per reati di mafia - la testimonianza di un recluso letta durante una delle stazioni -. Da giovane ho creduto che la mafia fosse la speranza di una vita migliore. Ma, man mano che crescevo mi rendevo conto che in realtà era tutto un bluff, una terribile falsità nella quale ero caduto e dalla quale era difficile uscire. La mafia professava valori di lealtà, onore, fede in Dio e nei santi, quando invece l'unico scopo, che passa sopra ogni cosa, anche alla vita umana, è quello che chiamano lo sterco del demonio: il denaro unito al potere".
"Tutti questi anni di prigione - prosegue la testimonianza - mi hanno fatto capire l'immenso errore, quanta parte della mia vita avevo sciupato, quanto dolore avevo inferto. Dopo dodici anni di detenzione, anche al 41bis, ho deciso di collaborare con la giustizia. Mi piacerebbe, ora, poter parlare a tutti quei giovani che credono nella mafia come speranza. Vorrei dirgli: scappate, quello che state vivendo vi porterà solo in due direzioni: la morte o la prigione. Distruggerete la vostra vita e quella dei vostri familiari. Credere in Dio mi aiuta nei tanti momenti di disperazione, la fede mi dà speranza che la vita che ho davanti possa essere diversa e fondata sull'amore invece che sull'odio".