Eva
Desiderio
A fine gennaio sarà tutto pronto e le nuove vetrine di Parenti, uno dei più antichi negozi di Firenze aperto nel 1865, si sposteranno da via Tornabuoni a via dei Rondinelli accanto a Ginori 1735 per una inimitabile staffetta di arte della tavola, di meraviglie di porcellana, cristalli e argenti. Insomma un “faro” in una città dove le insegne del lusso (spesso anche un po’ sfacciato) la fanno da padrone. "Ci allargheremo e sarà come una rinascita": dice Giuliana Panelli Campana, proprietaria di Parenti, che lo dirige e gestisce coi figli Francesca e Andrea Campana Comparini. Al posto di Parenti arriverà tra qualche mese il marchio di alta gioielleria Buccellati, di proprietà del Gruppo Richemont. "Nelle nostre vetrine c’è tanta storia, tanto sapore di altissima artigianalità e il profumo del pezzo unico" continua la dottoressa Giuliana, che ha esercitato per anni la professione di farmacista, "e per questo non abbiamo paura di rispettare la tradizione anzi ci viviamo dentro". Quasi un miracolo per l’attaccamento al lavoro e la vetrina sempre splendente su via Tornabuoni che introduce a 110mq di meraviglie tra gioielli e oggetti luxury e d’epoca dove ti accolgono con affetto Nespola e Spiga i due cagnolini della maison Parenti. Ora "La nostra forza è il passato, e non lo avessimo non saremmo noi – continua Giuliana con passione – e non avremmo la forza di investire in questo nuovo progetto in uno spazio che sta curando l’architetto Guido Ciompi e nel quale porteremo tutti i nostri arredi dell’800". Nelle vetrine si fanno ammirare vassoi inglesi, bicchieri primi ’900, preziose coppe Baccarat, secchielli fine ’700, porcellane francesi e oggetti rari Lalique e St Louis coi piatti “Jaipur” di Alberto Pinto o quelli del servizio da tavola “Magnolia”. Intramontabili le cornici d’argento col fiocco esclusivo Parenti. Torneranno presto, ne siamo sicuri, le liste di nozze e i servizi da tavola da 12.