Al Parco Mediceo di Pratolino la sindaca metropolitana Sara Funaro e la soprintendente Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Firenze e le Province di Pistoia e Prato, Antonella Ranaldi, e la sindaca di Vaglia Silvia Catani, hanno presentato gli esiti della campagna di scavi archeologici condotti in vista della progettazione dei lavori di restauro e consolidamento che permetteranno, nell’ambito di un ’Percorso dell’acqua’, di rimettere in funzione del ’Viale degli Zampilli’ del Parco di Pratolino utilizzando le tecnologie attuali. La direzione edilizia della Città Metropolitana ha condotto una serie di indagini preliminari ed esplorative, utilizzando un georadar, per verificare la presenza di strutture murarie e di condotti idraulici di epoca rinascimentale nella zona sud del parco. Poi le indagini archeologiche hanno confermato la presenza dei resti murari rinascimentali, permettendo di ritrovare i resti delle condutture in terracotta che distribuivano l’acqua agli zampilli e anche gli ugelli in piombo che la spruzzavano generando l’arco. Durante la visita di ieri mattina è stato così possibile ammirare l’originario impianto idraulico, riportato alla luce pressoché intatto così come era stato realizzato dal Buontalenti, che serviva ad animare lo spettacolare pergolato d’acqua formato da zampilli ad arco su un tratto di circa 190 metri.
Il progetto complessivo di riqualificazione era stato annunciato lo scorso gennaio, e attualmente è in fase di consegna il progetto esecutivo, affidato a un raggruppamento di professionisti coordinati dall’architetto Maria Chiara Pozzana. Riportare in vita il percorso dell’acqua costerà complessivamente tre milioni e 500mila euro tra risorse della Metrocittà, per i lavori, e del Ministero, per la progettazione. Pensato come ’Giardino delle Meraviglie’ dal committente Francesco I de’ Medici e realizzato dall’architetto Bernardo Buontalenti, il Parco di Pratolino offriva infatti ai visitatori uno spettacolare percorso di giochi d’acqua, vasche, fontane e cascatelle, realizzati grazie a prodigi di ingegneria idraulica rinascimentale, mai sperimentati fino ad allora, e che nel tempo sono caduti in disuso o sono stati eliminati dalle profonde trasformazioni estetiche volute dai Lorena. "Uno degli obiettivi principali della Città Metropolitana – ha dichiarato la sindaca Sara Funaro – è rendere il Parco Mediceo di Pratolino una destinazione unica e fortemente attrattiva per i cittadini e per i visitatori di Firenze, attraverso l’ampliamento delle zone visitabili e la messa in sicurezza di tutta l’area. Vogliamo estendere il periodo di apertura al pubblico, ampliare e migliorare l’offerta culturale e formativa già attiva nel Parco".