La saggezza popolare, o presunta tale, impone che “né di Venere, né di Marte, non si sposa, non si parte, né si dà principio all’arte“, figurarsi di venerdì 17. La chiesa, però, che condanna qualsiasi forma di superstizione, non considera tale possibilità. E così ieri, con buona pace della fama funesta del venerdì 17, l’arcivescovo Gherardo Gambelli ha annunciato in occasione della giornata conclusiva dell’aggiornamento teologico del clero alla Certosa del Galluzzo, la nomina del nuovo vicario generale di piazza San Giovanni. Sarà don Marco Zanobini e sostituirà nell’incarico monsignor Giancarlo Corti, 79 anni nel settembre prossimo, proposto della Cattedrale, che dal 2019 ha svolto il suo servizio di stretta collaborazione con il vescovo nella cura pastorale della Chiesa locale; allo stesso tempo don Alessandro Lombardi è stato nominato Provicario generale.
Don Marco Zanobini, 64 anni, fiorentino, è stato ordinato sacerdote nel 1985 e dal 1997 è parroco di San Zanobi e Santi Fiorentini in via Centostelle, Vicario del Vicariato di Porta alla Croce ed è uno dei responsabili dell’Anno propedeutico all’ingresso in Seminario, mettendo a disposizione la sua parrocchia agli aspiranti seminaristi con i quali forma una piccola comunità. Potrà contare sulla collaborazione di un Provicario generale, nomina che potrebbe far pensare, assicurano alcuni ben informati, a un futuro prossimo di don Marco da vescovo diocesano. In Toscana, per esempio, non dovrebbe essere lontana la scelta del nuovo pastore della Chiesa pisana, dato che monsignor Giovanni Paolo Benotto ha compiuto 75 anni nello scorso settembre e ha presentato, come si usa, la rinuncia canonica all’incarico in attesa di essere messo a riposo. Potrebbe spiegarsi anche così il ruolo da coadiutore di don Alessandro Lombardi, anche lui fiorentino, 56 anni il 27 gennaio, prete dal 1997. Don Alessandro è parroco dal 2013 di Santa Verdiana a Castelfiorentino; coordinatore del Consiglio presbiterale, ha fatto parte a novembre della delegazione fiorentina che ha partecipato a Roma all’Assemblea sinodale delle Chiese italiane, insieme all’arcivescovo Gherardo, con il quale ha condiviso in Seminario non solo il percorso di studi, ma anche di carte e di ping pong. "Le due nomine - spiega una nota dell’Arcidiocesi - entreranno in vigore a giugno, e nello stesso mese verranno indicati i sacerdoti a cui saranno affidate le due parrocchie di San Zanobi e Santi Fiorentini e quella di Santa Verdiana".
Nel comunicare la decisione l’arcivescovo Gambelli ha espresso "gratitudine e stima per monsignor Corti per la saggezza, l’intelligenza e la premura con cui mi ha affiancato e condiviso con me questi primi mesi di governo della diocesi, e per l’aiuto che continuerà a darmi" e ha ringraziato "don Marco e don Alessandro per la generosa disponibilità con cui hanno accettato di assumere questi incarichi a servizio della nostra comunità ecclesiale e a sostegno del mio ministero".