Vicchio (Firenze), 2 febbraio 2023 – È stato avviato l'iter per riconoscere il dolce "Scola" tra i Pat, ossia i prodotti agroalimentari tradizionali, per qualità e tipicità.
Il Comune di Vicchio ha avviato con la Regione Toscana il percorso per riconoscere il dolce tradizionale "Scola" nell'albo regionale di Denominazione Pat-Prodotti agroalimentari tradizionali. Nell'iniziativa sono coinvolti Forno Pane al pane, Pasticceria Smile, Forno Rossi, Forno Briciolino di pane. La "Scola" è un delizioso dolce con l'uvetta aromatizzato all'anice e una forma a fuso, legato a una tradizione di religiosità popolare, che viene preparato e venduto dai fornai esclusivamente nel periodo della Candelora, che si celebra il 2 febbraio. La scola è un tipico dolce pasquale, con uvetta e anice. Questo dolce, tipico toscano e in particolare della zona di Pistoia ma non solo, anche del Mugello, viene preparato soprattutto nel periodo della Pasqua, purtroppo viene prodotto solo durante questo momento dell' anno per poi venire ritirato fino all' anno dopo. La scola altro non è che un panino dolce, riempito con uvetta e spolverato con anice, uvetta e zucchero. Al panino inoltre è uso aggiungere del sale, che è una cosa insolita per il pane di noi toscani, che usualmente viene cotto e consumato senza sale. La sua origine ha una storia curiosa: in tempo antichi per provare la temperatura dei forni prima di cuocere il pane, le donne erano solite staccare dei pezzetti dall'impasto e li mettevano in forno per provare la cottura. Per Pasqua era inoltre usanza aggiungere al pane un po' di anice e di sale, che si rifaceva alla simbologia religiosa del "sale della sapienza". Quindi questi "panini di prova", le cosiddette scòle, spesso dati ai bambini che ne andavano ghiotti, risultavano in questo periodo molto più saporiti. Da questa antica tradizione, la ricetta s è evoluta fino a fare della scola un dolce tipico del periodo pasquale, che non può mancare sulle tavole dei toscani. Le nonne un tempo si presentavano in casa come di consueto con una bella scola quando la Pasqua si avvicinava, portandola in tavola per la gioia di grandi e piccini. Oggi si possono trovare nei forni e nelle pasticcerie, con lo stesso obiettivo di allietare il palato. E proprio per rimarcarne le origini, la storia e la tradizione, è stato avviato l’iter per rendere questo tipico dolce ufficialmente tra i prodotti agroalimentari tradizionali della nostra regione. Maurizio Costanzo