EMANUELE BALDI
Cronaca

Vicesindaco, Bettarini in pole. Guccione pista capogruppo. Assessorati, tutti gli scenari

Nuova giunta, scacchiere ancora in evoluzione. Potrebbero entrare Manetti e Albanese. Sparavigna può presiedere il Consiglio. Mori figura chiave per il sociale. Il rebus Giorgio.

Vicesindaco, Bettarini in pole. Guccione pista capogruppo. Assessorati, tutti gli scenari

Vicesindaco, Bettarini in pole. Guccione pista capogruppo. Assessorati, tutti gli scenari

Alla luce della forbice di venti punti che lunedì ha tagliato subito su misura, nel tempo di un pugno di sezioni, l’abito di sindaca a Sara Funaro, il ricordo del ’patema ballottaggio’ sembrerà già alla nuova inquilina della Sala di Clemente VII una ’giacchettata’ al cospetto del rompicapo per la composizione della nuova giunta, delicato esercizio di equilibri tra pressioni romane e locali. Lo scacchiere, sebbene privo di pedine figlie di apparentamenti, resta complicato.

In giunta, salvo colpi di scena, ci saranno i campioni di preferenze della lista Pd. In pole Letizia Perini, trentenne figlia d’arte con già alle spalle una buona dose di esperienza politica. Scontato per lei un assessorato che Funaro starebbe già scegliendo. Poltrona chic in vista anche per Jacopo Vicini, cresciuto nell’orbita nardelliana di cui è un fedelissimo. È a lui che potrebbe toccare, per competenze pregresse, lo sport (ma non sono escluse le attività produttive). Il forte numero di consensi incassati suggerirebbe di inserire nella totogiunta anche Laura Sparavigna, che però da molti addetti ai lavori è vista come non troppo allineata alle politiche ortodosse del Pd. Per questo si vocifera che potrebbe sì toccarle un ruolo di prestigio – cioè la presidenza del consiglio comunale – ma non altro. In corsa dovrebbe tornare anche Benedetta Albanese, molto vicina alla neosindaca, che in teoria potrebbe riprendersi le deleghe della sicurezza, affiancata da un supertecnico esterno, una sorta di Roberto Sbenaglia (ex capo delle volanti che ha corso con FdI) ma di ’sinistra’. Altro tecnico forse in gioco è Vincenzo Tartaglia. E l’uomo di punta di Elly Schlein Andrea Giorgio? Anche lui avrà un assessorato ma forse non quello all’urbanistica a cui sembra aspirare. Le deleghe agognate da Giorgio (o invece quelle del bilancio) potrebbero andare invece all’uomo di cui forse Funaro si fida di più per la perfetta conoscenza della macchina comunale, ovvero Giovanni Bettarini il quale potrebbe anche ricoprire il ruolo di vicesindaco e primo consigliere politico di Sara. Per lo schleiniano Cosimo Guccione all’orizzonte la poltrona di capogruppo Pd.

Il governatore Eugenio Giani vorrebbe uno dei suoi in giunta e la prescelta è la sua capo di gabinetto Cristina Manetti, ideatrice de La Toscana delle donne e presidente del Museo Dante. Le resistenze nei dem non mancano ma alla fine Manetti potrebbe avere un assessorato. Non è scontato però sia quello alla cultura, per il quale Funaro starebbe pensando a un grosso nome nazionale. Marzio Mori, uomo Caritas ed eletto (sebbene terzo) nella lista Funaro sembrerebbe la figura chiave per il sociale. Ma la sindaca potrebbe tenersi le deleghe all’housing e fare di Mori un consigliere speciale all’accoglienza. Così come consigliera speciale alle politiche per la disabilità potrebbe essere Michela Monaco. In quota Avs si fa il nome di Lucrezia Iurlaro. Tra i big in corsa anche l’ex senatrice Caterina Biti, Luca Milani, Nicola Armentano e Maria Federica Giuliani. Occhio alla outsider Beatrice Barbieri.