
"Pensavo di continuo a lei, alla mia collega. Ho perso la testa, non so che cosa mi è preso. Lo confesso: sono stato io a mettere la piccola telecamera in bagno. Mi scuso profondamente".
Lei, la vittima spiata nell’intimità, non ha però ritenuto di accettare le scuse del collega. Più che altro ha deciso di non sorvolare. L’uomo è stato denunciato e il fascicolo passa in procura.
Risolto dunque in tempo record lo strano caso dell’Ufficio comunale di Prossimità di via Tagliamento 4, sede del Quartiere 3: la mini videocamera trovata giovedì scorso da una funzionaria responsabile nella toilette del suo ufficio, attaccata col nastro adesivo sul bordo di un cestino per i rifiuti e puntata direttamente verso il wc. Evidentemente allo scopo di riprendere una o più donne nel momento di fare i propri bisogni.
La funzionaria giovedì pomeriggio aveva chiamato immediatamente la polizia. Agenti delle Volanti diretti da Alfonso Di Martino – constatata in effetti la presenza dell’apparecchio – l’avevano preso e sequestrato così avviando i primi accertamenti. Il giorno dopo la dipendente comunale era andata in questura e aveva fatto denuncia per il reato di ‘interferenze illecite nella vita privata’; accusa a chiunque – mediante l’uso di strumenti di ripresa visiva o sonora – si procuri indebitamente notizie o immagini attinenti alla vita privata che si svolgono nei luoghi di cui all’art. 614 cp, quello sulla violazione di domicilio. Non esattamente uno scherzo.
Sulla cinquantina lui, sulla quarantina (portati molto bene) lei: storia di una passione sconfinata in una spy story a scopo di libidine; di un ‘amore’ a senso unico, impossibile. Tenuto per un po’ sopito, ma alla fine obnubilato dall’avvenenza di lei. Un ‘requisito’ che però non può giustificare un comportamento deviato e tale da violare la privacy in modo greve, imbarazzante. La donna nella denuncia non ha indicato un sospetto in particolare; né prima si sarebbe accorta di altre attenzioni ‘particolari’, nel senso di sconvenienti. La polizia ha cominciato a sentire alcune persone come ‘informate dei fatti’. Era chiaro che a mettere la telecamera non poteva essere stato che qualcuno interno all’Ufficio di Prossimità; il cinquantenne ha capito che sarebbero arrivati a lui, che il suo segreto sarebbe stato scoperto. E ha preferito venire allo scoperto.
g.sp.