Villa Carmine chiude i battenti in anticipo. Parte il monitoraggio sulle statue

Gli interventi successivi saranno concordati con la Soprintendenza, riapertura a primavera

Villa Carmine chiude i battenti in anticipo. Parte il monitoraggio sulle statue

Gli interventi successivi saranno concordati con la Soprintendenza, riapertura a primavera

Chiuso in anticipo il parco monumentale di Villa Carmine. L’area monumentale che, come ogni anno avrebbe dovuto chiudere i battenti per la pausa invernale a fine ottobre, infatti non è già più visitabile per un monitoraggio generale in corso da parte del Comune. Le verifiche generali riguardano gli elementi architettonici, i percorsi, il verde e le alberature.

Poiché si tratta di un’area monumentale tutti gli interventi da effettuare devono essere concordati con la Soprintendenza che è stata coinvolta, quindi, anche nei controlli sul polmone verde in corso. Al momento, dunque, anche se il Comune non definisce una possibile data di riapertura del parco, è plausibile pensare che l’area verde possa essere a disposizione la prossima primavera. Il parco era stato riaperto, nel 2022 anche se per un solo giorno la settimana, dopo due consistenti lotti di lavori di restauro: il primo che ha riguardato la parte arborea, è stato finanziato dalla Fondazione CR Firenze, nell’ambito del bando ‘Spazi Attivi’ mentre il secondo del valore di 70mila euro, finanziato dal Comune di Calenzano, aveva previsto il restauro di diverse statue, delle balaustre e delle scoline dell’acqua piovana. Il parco, 1,8 ettari, parte dall’entrata di via del Saccardo per arrivare fino alla villa medicea a San Donato. È appartenuto ad Adolfo Carmine che negò l’uso della villa come quartier generale dell’esercito nazista, rimanendo poi ucciso da una bomba tedesca. Il suo patrimonio, villa, parco, terre e case coloniche, fu lasciato all’Accademia delle Belle Arti di Firenze che ne è ancora proprietaria tramite la Fondazione Adolfo Carmine.

S.N.