Il progetto ‘Villa Lorenzi’ ha ricevuto il premio della Gratuità 2024, manifestazione organizzata da Voltonet insieme alla Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze e la Compagnia delle Opere della Toscana con la collaborazione di Cesvot e della Fondazione Cr Firenze. I numeri sono chiari: in 36 anni di attività Villa Lorenzi ha salvato 1.300 ragazzi dalla strada, aiutandoli a dare risposte al loro disagio.
E d’altronde le preoccupazioni sul fronte dei giovani sono crescenti. Claudio Burgio, cappellano dell’Istituto penitenziario minorile Beccaria di Milano, fondatore e presidente dell’associazione Kairòs, ha spiegato che oggi "i ragazzi hanno tutto ma non hanno il senso, non sanno cosa sia la vita, il dolore, la sofferenza: vivono il fallimento come una tragedia e quindi dobbiamo insegnare loro a educare le loro emozioni, i loro sentimenti, capire come poter far fronte alla vita anche quando la vita presenta pagine dolorose".
L’arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli ha dato un altro concetto importante, basato sulla sua esperienza personale: "Quando incontro i giovani nelle parrocchie io vedo tanta sofferenza – ha spiegato -. Questo forse perché noi adulti non sappiamo ascoltare. La gratuità ha per i cristiani un fondamento saldo e preciso. Gesti e opere compiuti nei confronti del prossimo, specialmente delle persone più fragili, senza nulla chiedere in cambio, sono lo specchio della carità di Dio per noi".
E anche la sindaca di Firenze Sara Funaro ha parlato di un "malessere diffuso" tra i giovani, "c’è un problema di vulnerabilità da un punto di vista psicologico dei nostri ragazzi. Appuntamenti come quello di Palazzo Vecchio permettono di fare un focus su quelle persone che ogni giorno, in maniera silenziosa, aiutano tanti cittadini nelle nostre città".
La situazione insomma col passare del tempo è peggiorata. E per questo progetti come ‘Villa Lorenzi’ possono essere decisivi. Luigi Paccosi, presidente di Voltonet, ha spiegato il senso di questa manifestazione: "Ci permette – ha detto – di ascoltare la voce di chi ogni giorno si impegna ad aiutare chi ha bisogno, con parole di vicinanza ma soprattutto con gesti concreti di sostegno, nel rispetto dell’altro e senza chiedere nulla in cambio".
‘Villa Lorenzi’ è una ormai una certezza perché, si legge nella motivazione del premio, è "vicina a ragazzi e famiglie in difficoltà. È un gruppo affiatato, guidato dalla fondatrice Zaira Conti, che crede nella prevenzione e nella valorizzazione della singola persona con la sua storia, i suoi bisogni e tutto il suo sistema relazionale. Nel tempo Villa Lorenzi è diventata non soltanto la sede dell’Associazione, ma una casa aperta a tutti dove l’ambiente accogliente ha favorito e favorisce le relazioni fra le persone".