
Villa Mondeggi, piovono offerte Depositate quattordici proposte
di Manuela Plastina
Sono ben quattordici le offerte arrivate alla Città Metropolitana e ora sotto osservazione da parte della commissione dedicata alle cinque procedure di gara attivate per Mondeggi. Il “Progetto di Rigenerazione territoriale della Tenuta“, che include villa, terreni e cascine, finanziato nei Piani urbani integrati con i fondi del Pnrr, dunque ha trovato grande interesse nel mercato. Riguarda il restauro di edifici eterogenei per caratteristiche e dimensioni e la creazione di invasi e sottoservizi, ma soprattutto – e finalmente – il recupero di un bene abbandonato da troppo tempo sul territorio ripolese.
La commissione metropolitana ha già avviato l’esame per tre gare su cinque. Entro la settimana è previsto di concludere la gran parte dei lavori delle Commissioni (salendo almeno a quattro) e aggiudicare i lavori entro il 30 luglio prossimo.
I cinque bandi di gara valgono un totale di oltre 48 milioni di euro, di cui 44 dal Pnrr, quattro milioni dal Ministero dell’interno e dell’economia e 422mila euro di risorse proprie della Metrocittà. La fetta più importante riguarda il recupero della villa, del suo giardino, della cappella e della casa del giardiniere, appalto da quasi 22 milioni.
Segue per entità economica la risistemazione di strade, invasi e sottoservizi (11 milioni), mentre per le case coloniche di Pulizzano e Cuculia si parla di oltre 6 milioni e 700mila euro. I lavori per il recupero e valorizzazione delle coloniche di Conte Ranieri e Sollicciano vale quasi 6 milioni, mentre i restanti 4 milioni e 800mila vanno alle case di Cerreto e Rucciano. L’aggiudicazione dei lavori avverrà entro il 30 luglio, con durata dei vari cantieri che varia dai 980 ai 720 giorni. La Città metropolitana prevede dunque di chiudere tutto entro il 30 giugno 2026.
La villa ha una storia antica, i primi documenti sono pervenuti dai monaci vallombrosani e fanno presupporre che la sua edificazione sia databile nel XIV secolo, Dal 1964 è entrata a far parte del patrimonio della Provincia di Firenze, ora Città Metropolitana, e dopo la liquidazione dell’azienda agricola pubblica, ospita attualmente “Mondeggi Bene Comune - Fattoria Senza Padroni”, che ne gestisce i terreni in maniera autonoma.