REDAZIONE FIRENZE

"Villa Monna Tessa come una discarica a cielo aperto"

Sopralluogo della Lega nella struttura abbandonata da anni "Regione e Comune sanno dell’esistenza di questo scempio?"

Da centro di eccellenza per fare la dialisi e poi punto di riferimento per l’urologia, Villa Monna Tessa è adesso una discarica a cielo aperto. Gli esponenti comunali e regionali della Lega Nord ieri mattina sono stati a fare un sopralluogo per appurare lo stato in cui l’edificio. "Assieme al capogruppo in consiglio comunale Federico Bussolin e al nostro consigliere di quartiere Matteo Chelli -– ha spiegato Giovanni Galli, consigliere regionale della Lega e membro della Commissione sanità – ho voluto effettuare un lungo sopralluogo a Villa Monna Tessa che, da cinque anni, è in un totale e inaccettabile degrado".

La chiusura definitiva del centro dialisi è avvenuta nel 2016. Da quel momento le ipotesi di riqualificazione dell’immobile, di cui condividono la proprietà Careggi e l’Università, si sono succedute, ma nessuna è stata attuata. Con l’arrivo della pandemia, la villa si è trasformata in un riparo per un numero imprecisato di persone. Senza luce, gas e in condizione sanitarie molto precarie. "La struttura è tuttora abitata, ovviamente illegalmente, da un numero imprecisato di persone – ha proseguito Galli – e nella stessa area vi è pure un immobile privato ed immaginiamo il disagio che quotidianamente possano vivere questi residenti". Ci sono anche state delle denunce come ha spiegato il consigliere di Quartiere 5 Matteo Chelli: "il 28 di gennaio di quest’anno un funzionario di Careggi aveva fatto denuncia al commissariato di Rifredi per mettere in evidenza questa situazione, ma poi non è stato dato più seguito. Addirittura il 25 agosto è arrivata la notifica che la denuncia era stata archiviata perché non era possibile procedere con le indagini, né era possibile identificare i responsabili dei reati per i quali si procedeva".

Adesso l’elegante villa a due passi dal pronto soccorso e vicino all’ospedale pediatrico Meyer è invaso da ogni tipo di rifiuto, dietro dove un tempo c’era il parcheggio per le macchine ci sono anche due statue religiose rotte, vestiti, plastica e contenitori di cibo oltre ad sgradevoli odori. "Ma Giani, Bezzini e Nardella conoscono l’esistenza di questo scempio in città? Per venirgli incontro, rinfrescandogli la memoria, facendo quindi un po’ di cronistoria, redigeremo, dunque, un’interrogazione in cui chiederemo cosa s’intenda effettivamente fare per ridare dignità a un luogo che è una vergogna per Firenze e la Toscana" ha concluso il consigliere Galli.