Villa Monna Tessa, ex struttura sanitaria nella zona di Careggi, diventerà una residenza universitaria da 480 posti letto. Lo storico immobile, di proprietà dell’Università di Firenze e dell’Azienda ospedaliera universitaria Careggi, sarà oggetto di una rigenerazione urbana da parte del fondo per lo student housing iGeneration, gestito da Investire Sgr (Gruppo Banca Finnat).
Il fondo ha come investitore principale Cdp Real Asset SGR (Gruppo Cdp) – attraverso il fondo Fnas - ed è partecipato anche da Fondazione Cr Firenze che non ha solo investito nell’iniziativa ma ne è stata anche promotrice. L’operazione – spiegata nei dettagli ieri all’Auditorium della Fondazion Cr Firenze alla presenza di tutti i soggetti coinvolti – è stata resa possibile dal cambio di destinazione d’uso concesso dal Comune nell’ultimo Piano unitario dell’edificio che era adibito a usi ospedalieri e universitari.
Il progetto prevede la riqualificazione dello storico complesso immobiliare – che risale al 1920 e dal 2018 è inutilizzato – e del parco grazie a un investimento complessivo che ammonta a circa 40 milioni di euro, 30 dei quali utilizzati per la rigenerazione dell’edificio. L’avvio dei lavori è previsto nel secondo semestre 2025 e la nuova struttura sarà operativa per l’anno accademico 2027/28.
L’intervento vedrà la riqualificazione di oltre 11mila metri quadri, con la realizzazione di 480 posti letto per studenti universitari a tariffe ’sostenibili’: il 50%, in particolare, sarà a tariffa calmierata sulla base dei criteri di congruità Mur, recepiti nel bando di gara pubblicato da Unifi in accordo a Aou Careggi per la scelta del gestore, e il restante 50% sarà oggetto di convenzione con Palazzo Vecchio, come prevede il vincolo di destinazione urbanistica.
Secondo le prime stime, un letto in camera singola costerà 650 euro compresi gli oneri accessori, in camera doppia 500 euro. L’Università avrà inoltre la possibilità di opzionare 41 posti per esigenze di particolari categorie di studenti. Una trentina di posti letto, infine, sarà dedicata ad ospitare familiari dei degenti delle strutture sanitarie della zona. Nei mesi estivi, inoltre, la struttura potrà ospitare anche i turisti.
"Stiamo parlando di un vero studentato, non di un albergo mascherato come ce ne sono tanti" dice il presidente di Fondazione Cr Firenze Bernabò Bocca, ricordando che obiettivo della fondazione è affrontare le emergenze della città e "gli studentati sono un tema caldo, c’è una grande difficoltà a Firenze come nelle altre grandi città che ospitano le università".
Bocca, allargando l’orizzonte al problema abitativo sostiene che "riguarda le città turistiche italiane: oggi questo boom degli affitti brevi, un vero tsunami, ha causato un’emergenza che mette ovviamente in difficoltà in primis i cittadini e in secondo luogo gli studenti".
La nuova Villa Monna Tessa sarà una risposta importante perché "è fortissima l’esigenza da parte degli studenti di poter trovare degli alloggi che possano essere effettivamente fruiti da loro, perché Firenze è una città bellissima ma che evidentemente ha anche un certo costo che non tutti i ragazzi che vogliono venire a frequentare l’Università qui possono permettersi" commenta la rettrice Alessandra Petrucci.
Per il governatore Eugenio Giani si tratta di "un intervento bellissimo", che porta a realizzare uno studentato "estremamente funzionale anche da un punto di vista logistico. La stessa operazione per Villa Basilewsky? La Regione è pronta a riprendersi l’immobile e adibirlo a sede di Arti, la nostra agenzia per l’impiego".