Villa Montepaldi rinasce. Università e Future Food. Alleanza per il rilancio

La storica azienda di San Casciano protagonista di un nuovo progetto "Qui sperimenteremo pratiche che uniscono scienza e tradizione".

Villa Montepaldi rinasce. Università e Future Food. Alleanza per il rilancio

La rettrice. con la fondatrice di Future Food Sara Roversi, l’ad di BF Spa Federico Vecchioni

Nuova vita per Villa Montepaldi che, archiviato un passato di difficoltà, punta a diventare un centro di innovazione per l’agricoltura e la sostenibilità ecologica. Merito dell’accordo tra l’ateneo fiorentino e la fondazione Future Food Institute, grazie al quale la storica azienda agricola di San Casciano Val di Pesa, un tempo appartenuta a Lorenzo de’ Medici, sarà protagonista di un progetto, tra cultura, economia e sociale, che San Marco ha affidato alla società agricola Bene? Montepaldi - Terre di Rinascimento Srl, sotto la guida della fondazione Future Food Institute, che ha coinvolto partner di primo piano come BF Spa, il più importante gruppo agroindustriale italiano.

Insomma, un accordo di rilievo, ventennale, grazie al quale UniFi può finalmente rilanciare la villa, con l’obiettivo di valorizzarne le potenzialità. L’ateneo da una parte ha affidato la gestione del patrimonio a questa cordata italiana, dall’altro ricaverà una quota delle royalties sul fatturato generato dalle vendite di prodotti realizzati sotto il marchio Montepaldi, in primis olio e vino.

La novità è stata presentata a Villa Ruspoli dalla rettrice Alessandra Petrucci e da Sara Roversi, presidente del Future Food Institute. La società si occuperà di gestire parte dei terreni dell’azienda, oltre che la villa padronale medicea, per condurli a una piena produttività, promuovendo, insieme alla gestione e alla manutenzione, iniziative per la tutela e la valorizzazione della biodiversità e lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile. Il progetto punta, dunque, sui prodotti simbolo del made in Italy, ma anche sulla ristorazione e sugli eventi.

In questo, si ispira al modello del ‘living lab’, luogo d’incontro in cui cittadini, istituzioni, aziende e organizzazioni di ricerca si uniscono per dar vita a soluzioni innovative. Verrà poi potenziata la vocazione educativa di Montepaldi, che è stata tra le più grandi fattorie didattiche d’Europa e che adesso ha le carte in regola per diventare un campus in cui proporre esperienze formative per la scuola e per le nuove professionalità del settore.

"La valorizzazione di Montepaldi – ha detto la rettrice Alessandra Petrucci – tiene conto delle potenzialità commerciali che questa collaborazione realizza nella forma di un living lab in una zona agricola di particolare pregio qual è il Chianti, confermando allo stesso tempo la sua vocazione di polo didattico e di ricerca avanzata su cui l’Ateneo continua a esercitare un presidio diretto".

"Villa Montepaldi si propone di sperimentare pratiche che uniscono scienza, tradizione e innovazione" ha aggiunto Roversi. All’iniziativa, tra gli altri, anche Roberto Ciappi, sindaco di San Casciano, Cristina Manetti, capo di gabinetto di Regione Toscana, e Nicola Armentano, consigliere della Città metropolitana di Firenze.