
di Olga Mugnaini
Villa Vittoria, come il nome della colta e raffinata padrona di casa. Quando Alessandro Contini Bonacossi, negli anni Trenta del Novecento, acquistò Villa Strozzi nei pressi della stazione di Santa Maria Novella, decise di cambiare il nome all’edificio per dedicarlo alla moglie Vittoria. Fece ristrutturare l’immobile niente meno che a Giovanni Michelucci e trasfermò quella residenza in uno scrigno di arte e in un luogo di riferimento internazionale per artisti, collezionisti e storici dell’arte, da Roberto Longhi a Federico Zeri.
Acquistata nel 1964 dall’Azienda autonoma di turismo, per tutti da allora Villa Vittoria è diventata il Palazzo dei Congressi. Ma le meraviglie di arredi interni sono rimaste, così la memoria delle sue origini.
Per questo, a 150 anni dalla nascita di Vittoria Contini Bonacossi e i 130 anni dalla nascita di Gio Ponti, che disegnò i nuovi arredi di Villa Vittoria, Firenze Fiera, proprietaria della struttura, si fa capofila di un evento culturale che da giovedì 18 a domenica 21 novembre accenderà i riflettori sugli anni d’oro della villa e dei suoi illustri proprietari.
"Vittoria Contini Bonacossi, Gio Ponti e un “capolavoro dell’arredamento italiano del Novecento" è il titolo del convegno che si apre giovedì 18 novembre nella Sala Verde, al secondo piano della Villa. A fare gli onori di casa il presidente di Firenze Fiera, Lorenzo Becattini. Interverranno il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, Sabina Magrini, direttrice dell’Archivio di Stato di Firenze, Rosalia Manno Tolu, presidente dell’Archivio per la memoria e la scrittura delle donne, Enrico Colle, direttore del Museo Stibbert, oltre a Lucia Mannini (storica dell’arte), Stefano Andrea Poli (docente al Politecnico di Milano) e Chiara Toti delle Gallerie degli Uffizi.
Sabato 20 e domenica 21 novembre dalle 10 alle 16 in programma visite guidate gratuite alla Villa, su prenotazione (055 6802590), in collaborazione con l’Associazione Città Nascosta.