STEFANO
Cronaca

Vincere il dolore grazie allo yoga

Molto nasce dalla complessa relazione mente-corpo. Dalla meditazione una risposta alle emozioni

Stefano

Grifoni

"Anche stamani dolori ovunque e non riesco nemmeno ad alzarmi, ormai devo convivere con questi sintomi che non passano mai - pensò Anna -. Ma come è possibile? Nessuno sa dirmi di cosa si tratta...sto sempre peggio".

"“Anna te lo hanno già detto, hai una fibromialgia", disse la malattia

"Fibromialgia? Chi è e come fa a dirlo… questa voce non la conosco, chi mi suggerisce la diagnosi?"

"Io conosco bene il tuo problema, sono la tua malattia. Tu Anna hai una sindrome reumatica di origine sconosciuta che si manifesta con un dolore di tipo muscolare diffuso" . "Avevo pensato che la causa dei miei dolori fosse la depressione di cui soffro da tempo e che in questo periodo è peggiorata perché le cose e soprattutto quelle a cui tengo vanno tutte male. Quando ho chiesto ai medici di che cosa soffrivo, non hanno saputo rispondermi e qualcuno mi ha preso per una psicopatica. Io cara malattia il dolore ce l’ho davvero e non me lo invento!".

"Certo che c’è - proseguì la malattia - e tu lo senti in sedi diverse del corpo ". "Forse sono troppo nervosa e stressata", aggiunge Anna. "Lo stress psicofisico e l’ansia possono incidere sui sintomi ma non ne sono la causa – confermò la malattia - tutti gli avvenimenti negativi vissuti durante l’esistenza rendono le persone più deboli, più fragili, più facilmente preda di ansia e depressione. La cosa più brutta è che tutto ciò che viene fatto in questa situazione, appare noioso e inutile. Così la gente inizia a pensare in maniera negativa del mondo, immersa in un circolo vizioso che alla fine pesa sulla salute". "Ho dolore al collo e alle spalle, alle braccia e anche all’anca. Quando mi prende non riesco più a ragionare", disse Anna. "Mi immagino, tu soffri anche di stanchezza cronica e al mattino fai fatica ad alzarti per andare a lavoro e fare qualsiasi altra cosa", rispote la malattia. "Sì, come fai a saperlo? Proprio stamani ero talmente stanca e avevo tanto dolore . Ho preso un antidolorifico e non mi ha fatto niente e nemmeno la compressa di cortisone. Se voglio camminare mi tocca farlo come se avessi un sassolino nella scarpa". "Col tempo imparerai per evitare il dolore agli arti inferiori a camminare riducendo il carico sul piede ma dopo avvertirai dolore alla schiena", le suggerì la malattia. "Consolante, certo che tu quando dici le cose non hai pietà . Sappi che il dolore alla schiena ce l’ho già e non lo sopporto più". "Anna, tu conosci lo Yoga?", chiese la malattia "Ne ho sentito parlare". "Forse è l’unico modo per vincere il dolore. Secondo questa disciplina il dolore è inteso non tanto come una esperienza di sofferenza fisica ma come una sorta di necessità alla quale è sottoposta una persona. Il semplice fatto di esistere implica dolore". "Quindi secondo te io dovrei accettare questa sofferenza perché ancora sono viva. Certo, se poi muoio non avrò più i dolori", sottolineò Anna.

"Non è come pensi, lo yoga ti aiuterà a meditare e a superare le tue pene e le sofferenze della vita...Ti permetterà di vincere questa catena di dolore in maniera concreta e definitiva perché i tuoi sintomi, come tu saprai, sono sostenuti dalla complessa relazione mente-corpo. I tuoi pensieri, le emozioni e le tue aspettative troveranno nella meditazione una risposta".

Anna rimase per un po’ perplessa: "Hai ragione, ora che ci penso. La mancanza di una vera conoscenza, il fatto di non capire cosa sia successo al mio corpo, è la sorgente di tutti i miei dolori". "Ora devo andare - concluse la malattia -. Ti lascio un consiglio. Per vivere in questa nuova dimensione è necessario riflettere e ammettere che talvolta ciò che pensiamo di conoscere e di sapere non è il tutto".