REDAZIONE FIRENZE

Vino Chianti, primi sorrisi. Le vendite si impennano. Ma Busi chiede prudenza

Più 26 per cento rispetto al mese di novembre dello scorso anno. Il presidente del Consorzio: "Segnale positivo, ma non si deve abbassare la guardia".

Il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi ha accolto positivamente l’aumento delle vendite

Il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi ha accolto positivamente l’aumento delle vendite

Vino Chianti, crescono le vendite: un 26 per cento in più rispetto al novembre 2023. Un risultato che fa ben sperare per il futuro del comparto, ma che il presidente del Consorzio, Giovanni Busi, invita a leggere con prudenza.

Presidente, da cosa deriva questa crescita?

"Quest’anno siamo riusciti a portare sul mercato più bottiglie rispetto al 2023, che è stato un anno nero per la produzione a causa delle condizioni climatiche avverse. Ora il mercato ha risposto bene. È un segnale positivo, ma non un miracolo".

Quanto pesa l’export su questo successo?

"L’export è fondamentale e rappresenta circa il 70% delle vendite complessive. I mercati esteri continuano a essere il nostro punto di forza"

Ci sono mercati che fanno gola?

"In Sud America, vediamo un interesse crescente. Anche la Cina merita una riflessione: dopo una fase di grande entusiasmo, c’è stato un rallentamento ma è un mercato che ha potenzialità enormi"

E quelli già consolidati?

"Usa e Canada restano i pilastri, insieme all’Europa, dove siamo forti in luoghi come Germania e Uk. Ma si deve investire per mantenere il posizionamento"

Come stanno le aziende?

"È un periodo complesso. I costi dell’energia alti, e l’aumento dei tassi d’interesse mettono sotto pressione le imprese. I margini sono più ridotti, e non è semplice mantenere l’equilibrio economico. La resilienza delle aziende è straordinaria, ma non possiamo abbassare la guardia"

Cosa deve fare il Consorzio per sostenere la crescita?

"Il nostro impegno quotidiano è dedicato a valorizzare e tutelare le aziende che operano con passione e nel pieno rispetto delle leggi e dei disciplinari. Lavoriamo per promuovere la denominazione, garantendo che chi investe nel territorio e nella qualità venga riconosciuto, creando valore per l’intero sistema Chianti. Poi come Consorzio dobbiamo essere presenti sia sul fronte interno che internazionale. Organizzando eventi, partecipando a fiere e promuovendo incontri con operatori e buyer. Si deve far conoscere il Chianti non solo come prodotto, ma come esperienza legata alla cultura e al territorio"

Gabriele Manfrin