REDAZIONE FIRENZE

Vino, l’Europa cambia le regole. Milioni di etichette da buttare

"Le abbiamo già stampate, come facciamo per le feste? Questa burocrazia fa solo danni"

Vino, l’Europa cambia le regole. Milioni di etichette da buttare

"Questa burocrazia genera soltanto danni all’economia reale. Ci sforziamo di soddisfare le regole dei burocrati europei, ma tutto ha un limite". La rabbia del presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi, è palese: l’Europa, a una settimana dall’8 dicembre e dall’entrata in vigore dei nuovi obblighi di etichettatura dei vini, ha infatti cambiato di nuovo le informazioni che devono essere contenute sulle etichette. Sono pertanto destinati al macero gli oltre 50 milioni di etichette di vini italiani già stampate con le informazioni relative a ingredienti e valori nutrizionali contenuti nella singola bottiglia, secondo il modello inizialmente condiviso e poi sconfessato dalle linee guida della Commissione Ue. Le precisazioni del portavoce Agricoltura della Commissione, Olof Gill, infatti, non hannoo risolto il caos determinato dall’ultimo cavillo voluto dall’esecutivo europeo (la parola "ingredients" anziché l’acronimo "i" a fianco al qr code sulla lista degli ingredienti).

"Siamo alla beffa – rincara la dose Busi –. Sono venuti a comunicarci le nuove disposizioni dopo che già avevamo stampato e confezionato milioni di etichette. Noi non improvvisiamo, rispettiamo le regole ma pretendiamo rispetto per il nostro lavoro. Le tipografie non stampano le etichette oggi per domani, ci vogliono almeno 15-20 giorni, e non potevamo certo aspettare l’8 dicembre prima di stampare le etichette. La merce la spedivamo dopo Natale?".

L’Unione italiana vini (Uiv) – ribadendo come "l’intempestivo intervento della Commissione, a 2 anni dalla stesura del Regolamento comunitario (20212117) e ad appena 2 settimane dal varo della nuova etichettatura europea (8 dicembre) sia un danno imprevisto e importante per il settore" – chiede pertanto l’immediata sospensione di questa criticità, al fine di rivederne il contenuto e garantire certezza giuridica alle imprese. Contestualmente, sarà necessario ottenere il consenso all’utilizzo di tutte le etichette stampate prima della pubblicazione delle linee guida e fino a esaurimento scorte.econdo l’Uiv e il Comitato europeo delle aziende vitivinicole (Comité Vins-Ceev), la nuova interpretazione si presta a diverse violazioni, a partire dal testo legislativo, poiché non spetta alla Commissione apportare nuove norme a livello di orientamento interpretativo; ma anche dal fatto che gli enti non possano adottare nuovi obblighi senza un termine ragionevole per attuarli; c’è poi una violazione delle norme procedurali: imporre una diversa interpretazione del Regolamento a pochi giorni dall’adozione della norma lede infatti il principio comunitario inserito nel programma di lavoro della Commissione che ha come obiettivo la riduzione degli oneri amministrativi inutili.

"I tecno-burocrati europei fanno le giravolte – chiude Busi – facendo saltare gli accordi presi dopo lunghe trattative con le organizzazioni professionali. Non si cambiano le regole in questo modo, all’insaputa di tutti".

G. P.