"Tutti a Roma alè". Un grido strozzato in gola per 90’ più recupero, per un gol che non è arrivato durante la partita, nervosa per l’alta posta in palio, quello a cui si sono lasciati andare gli oltre 30mila del Franchi dopo il triplice fischio finale. Dopo 9 anni la Fiorentina torna in finale di Coppa Italia, lo fa dopo uno 0-0 privo di emozioni contro la Cremonese, forte della vittoria per 2-0 nella gara d’andata, e finalmente Firenze può tornare a festeggiare il primo traguardo, sognando di conquistare un trofeo, come testimonia la gioia incontenibile a cui si è lasciata andare tutta la tifoseria, che già prima della fine della gara aveva illuminato lo stadio con le torce dei telefonini. Protagonista indiscusso il pubblico durante tutta la gara, prima con una coreografia spettacolare, "Vinci!" e la coccarda della Coppa Italia, e poi con cori e luci che hanno regalato l’ennesima serata fantastica. Già dalla fine della gara l’eccitazione per Firenze è stata palpabile, tra sciarpate, clacson e cori, a voler gridare al mondo che finalmente la Fiorentina è tornata a giocarsi la finale di una competizione come la Coppa Italia. Seppur non ancora paragonabile ad un trofeo vinto, non sono mancati caroselli e strombettii all’uscita dello stadio. E tutte le vie si sono colorate con un manto di motorini e auto viola, tra sciarpe e bandiere a regalare a Firenze uno scorcio che da anni non si vedeva più. La testa è già tutta verso la finale contro l’Inter, con i nerazzurri che da subito sono diventati protagonisti di cori e sfottò. "Ce lo meritiamo questo traguardo", "E adesso non possiamo sbagliare la finale, Firenze merita questa Coppa, la vogliamo e deve essere nostra". All’uscita sono continuate a sventolare in alto le bandierine della coreografia, colorando Campo di Marte e non solo di viola, bianco e rosso, come nelle migliori notti di festa.
Iacopo Nathan