di Antonio Passanese
FIRENZE
Doccia ghiacciata da Bologna per la Fiorentina. Chi pensava che i viola potessero giocare al Dall’Ara nel prossimo campionato non aveva fatto i conti con una serie di variabili che rendono difficile questa opzione. Lo stadio del capoluogo emiliano, infatti, ospiterà la squadra di casa fino all’estate del 2025 per poi chiudere a causa dei lavori di restyling. Il Bologna, durante i cantieri, si sposterà in un impianto satellite che la società inizierà a realizzare nell’arco di quest’anno fuori dalla città (avrà una capienza di 16mila posti), di fianco a Fico, il parco del cibo italiano, e dove disputerà tutte le gare fino al 2027. Sarà dunque molto improbabile (nonostante i buoni rapporti tra i due club), che i rossoblù e i viola possano trovare un accordo per dividersi il campo di gioco. E comunque, l’amministrazione comunale di Bologna, a oggi, non avrebbe ricevuto alcuna proposta o richiesta dalla società del patron Rocco Commisso.
Sulla soluzione Castellani, invece, anche ieri – e dopo le esternazioni di Dario Nardella che ha parlato di "forti resistenze" riferendosi sia alla sindaca di Empoli che all’atteggiamento poco collaborativo della Fiorentina – Brenda Barnini ha voluto dire la sua e spiegare, nei particolari, il motivo del suo ’niet’.
"Gli empolesi sono assolutamente contrari al trasferimento della Fiorentina al Castellani, e non è una questione di campanilismo, ma, come ho spiegato nella riunione in Prefettura, di vivibilità di tutta quell’area e di sicurezza. Accanto al nostro stadio c’è anche un Palazzetto dello Sport, e quando gioca l’Empoli quella zona diventa off limits impedendo che si possano disputare altre gare sportive".
Altro motivo che ha convinto la sindaca a non concedere lo stadio è l’incertezza riguardo i lavori di ampliamento e adeguamento del Padovani di Firenze: "Non sappiamo quando inizieranno e quando termineranno, e nel frattempo potrebbero sorgere mille imprevisti. Insomma, ci troviamo di fronte a un quadro con troppe incognite. E allo stato attuale, non ci sono novità che possano farci riconsiderare le nostre decisioni". Sulla stessa lunghezza d’onda di Brenda Barnini, anche il suo delfino e candidato sindaco Alessio Mantellassi, attuale presidente del Consiglio comunale di Empoli: "Credo che la posizione più corretta, ora, sia di assoluta contrarietà alla concessione del Castellani sia per motivi di ordine pubblico che per lo stress che una cosa del genere potrà provocare alla città". La sindaca, che nel frattempo pensa al suo futuro politico (a giugno il suo Comune sarà chiamato al voto), sottolinea seccamente che "non cambierò atteggiamentoper opportunismo personale. Se dovessi candidarmi alle Regionali del 2025 voglio essere giudicata per ciò che ho fatto e non per qualche debito di riconoscenza".
Infine, ieri, sulla questione Franchi e su dove dovrà emigrare la Fiorentina sia per le gare si Serie A che per la Uefa, è intervenuto il primo cittadino di Bagno a Ripoli Francesco Casini che può vantare un ottimo feeling con i viola. "Per lo stadio lo dico da mesi. C’è solo una soluzione. Fermarsi. Ottenere il rinvio delle scadenze dal governo nazionale che non può far finta di nulla ma deve attivarsi per Firenze. Sfruttare questo tempo per rivedere il progetto affinché preveda la possibilità della compresenza dei cantieri con il pubblico. Si può fare. Così facendo la Fiorentina non sarà costretta a spostarsi. Contemporaneamente lavorare con il club viola per trovare una soluzione definitiva e condivisa perché si abbia uno stadio all’altezza della storia di Firenze e della Fiorentina".