
Il 3 a 0 della Fiorentina contro la Juve regala momenti di gioia dopo giorni di paura
Del calcio si dice che non è solo uno sport. E, sotto il Cupolone, che Fiorentina-Juventus non è solo una partita. Ma ’la’ partita. Mai come ieri sera, queste parole, lette in filigrana, hanno fatto ancora più effetto. Perché la squadra di Palladino con 90 minuti di puro spettacolo è riuscita a riportare un sorriso su volti che in questi giorni hanno conosciuto solo lacrime. Tre a zero. Calcio dominante. Un risultato che va oltre il rettangolo verde ed entra in casa delle persone. Per chi una casa ce l’ha ancora.
Esondazioni, frane, allagamenti, ricordi e averi trascinati via dalla piena. Momenti difficili da dimenticare. Ma ai tre sigilli di Gosens, Mandragora e Gudmundsson tutti hanno esultato. Come una liberazione. Come la provvidenza che rende a un popolo quanto tolto nei giorni precedente.
"Finalmente, grazie Fiorentina", scrivono i tifosi sui social. Ieri è stato ricordato anche Joe Barone, ex dg della Fiorentina. E c’è chi ha visto in tutto ciò un segno del destino: "Joe Barone che li guarda da lassù, una strepitosa coreografia della curva Fiesole , il grandissimo Gabriel Batistuta in tribuna, non è l’ allineamento dei pianeti e solo ’tutto molto bello’", scrive Jennifer.
Fuori dal Franchi si respira un’aria magica. Si canta , si ride e si festeggia: i motorini suonano. Le bandiere tagliano la notte. Le sciarpe sventolano come eliche. "Grande partita, ci voleva", grida un tifoso.
Per la città, nelle strade e nei pub c’è fermento. Una vittoria sudata e meritata. Dopo una stagione altalenante e giorni difficile. "Devono continuare così, la città è con la squadra", dicono alcuni ragazzi. "È un risultato storico contro gli avversari più odiati, ce lo ricorderemo per molto tempo", continuano.