COSIMO ZETTI
Cronaca

Viola Park, nuovo Franchi e gli Europei 2032: "Il progetto è sul tavolo"

Gravina: "Non posso assicurare che sarà Firenze ma facciamo presto". E sullo stadio Commisso ribadisce: "Ormai è tardi, i soldi li ho finiti qui"

Il presidente Rocco Commisso in compagnia della first lady Catherine

Firenze, 12 ottobre 2023 – Dalla partenza verso l’America al ritorno in Italia, dall’acquisto della Fiorentina, alla realizzazione del Viola Park. E’ felice Rocco Commisso, ha quasi le lacrime agli occhi. Ma c’è qualcosa, al di là della festa, dei cori, degli applausi e del tripudio di luci e di colori, che ancora non riesce a digerire. E qualche sassolino ha ancora voglia di levarselo dalle scarpe. "Il vecchio sovrintendente? Meno male è andato via, non voleva neppure farmi fare i campi in erba sintetica. Qui ho fatto tutto io, lo Stato non mi ha dato un cent". Rocco scalpita, prima di abbandonarsi all’applauso dei tremila del "Curva Fiesole", accenna anche alla questione stadio. "Purtroppo dobbiamo fare i conti con la burocrazia italiana. Molti stadi italiani sono una vergogna, avrei voluto realizzare un grande impianto per Firenze, ma per me, ormai è troppo tardi, non ho altri soldi da spendere".

Il sogno stadio, quello lo stadio privato immaginato da Commisso al suo arrivo a Firenze, sembra definitivamente svanito. La questione Franchi no. E’ stato il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ospite della serata insieme al ministro dello sport Andrea Abodi, e al presidente dell’Uefa, Aleksander Ceferin, a far capire come stanno le cose: "Firenze può legittimamente aspirare ad essere una delle città che ospiteranno gli europei di calcio del 2032. Abbiamo già in mano il progetto esecutivo della ristrutturazione del Franchi che allegheremo alla documentazione da inviare all’Uefa. L’importante - ha concluso Gravina - è che la maggior parte dei lavori sia completata entro il 1° ottobre 2026, quando dovremo presentare la lista degli impianti che ospiteranno le partite". Già, lo stadio, una questione legata anche alle scelte della politica che ha fatto da sfondo a tutta la manifestazione.

Così, se il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, si è goduto gli applausi del pubblico per la realizzazione del Viola Park, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, anche lui in tribuna con gran parte della sua Giunta, non deve essere stato molto contento quando i tifosi lo hanno fischiato e hanno esposto uno striscione con la scritta "Rocco sindaco". Del resto è stato più volte sottolineato che il Viola Park sorge nel territorio del Comune di Bagno a Ripoli e non in quello di Firenze.

Lo hanno fatto Commisso, Carlo Conti e Piero Pelù, sempre a mo’ di scherzo, ma con quel sottile filo d’ironia tipicamente fiorentino che anche Rocco ha evidentemente iniziato a masticare. Il resto è stato un tripudio di applausi e di cori da stadio, alla presenza del presidente della Regione, Eugenio Giani, di Marco Carrai, dell’arcivescovo Betori e degli ex calciatori della Fiorentina. Tutti a testa un su a guardare lo spettacolo dei droni e a godersi l’endorsement del numero uno del calcio mondiale, Gianni Infantino, nei confronti dell’"amico Rocco".