
Uno sgombero all’ex Cnr (Germogli)
Nella notte del 22 febbraio dell’anno scorso, una ragazza denunciò di essere stata segregata e violentata da due coetanei dentro gli edifici fatiscenti dell’ex Cnr di Scandicci. Un episodio che suscitò grande scalpore e che riportò l’attenzione sull’area in disuso, che costeggia il parco dell’Acciaiolo, che inevitabilmente attrae degrado e personaggi poco raccomandabili.
Ma al processo, in abbreviato, conclusosi ieri dinanzi al gup del tribunale di Firenze, le accuse nei confronti dei due imputati, marocchini, si sono ampiamente ridimensionate. Uno dei due imputati, 23 anni, difeso dall’avvocato Matilde Gabbrielli, è stato infatti prosciolto da tutte le accse; l’amico e connazionale, 27enne, difeso dall’avvocato Dario Fiorentino, è stato assolto dall’accusa di rapina e sequestro di persona, ma condannato a un anno e quattro per violenza sessuale. L’avvocato Fiorentino annuncia già che la sentenza sarà impugnata. "Infatti, nonostante i fondati dubbi sulla credibilità delle accuse rivolte dalla persona offesa emersi nel processo e rilevati anche dalla pubblica accusa, che infatti ha concluso per l’assoluzione da tutte le imputazioni, la sentenza ha assolto il mio assistito dai reati di rapina e sequestro di persona perché i fatti non sussistono, ma lo ha sorprendentemente condannato per l’ipotizzata violenza sessuale, pur riqualificata nell’ipotesi lieve e con la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena".
"In attesa di conoscere tra 90 giorni le motivazioni della pronuncia, preannuncio sin da ora appello – aggiunge il legale –. Il mio assistito, studente universitario, del resto ha sempre sostenuto con forza che la ragazza era consenziente. Versione suffragata anche dal video acquisito in atti, che - conclude Fiorentino - riprende l’incontro tra i giovani avvenuto poco prima alla fermata della tramvia di Scandicci".
ste.bro.