Firenze, 21 novembre 2024 – I numeri emersi dalla presentazione del XVI Rapporto sulla violenza di genere in Toscana 2024 sono allarmanti: nel 2023 ci sono stati 120 omicidi di donne in Italia, di cui 97 sono femminicidi avvenuti in ambito affettivo familiare, si parla dell’80,8%. In Toscana nel 2023 sono state 6 le donne vittime di femminicidio, portando a 140 il numero di vittime dall’inizio del monitoraggio nel 2006. Si conferma la prevalenza di donne anziane tra le vittime: nel 2022 erano 4 su 7 le donne con età superiore ai 75 anni, nel 2023 sono 4 su 6. La Toscana è in prima linea per quanto riguarda la prevenzione della violenza e la presa in carico delle vittime di violenza. Ma c’è ancora molto da fare. Lo confermano i dati: gli accessi totali in Codice Rosa sono stati 2302. Maltrattamenti che hanno riguardato 1551 donne adulte e 400 minori. Molto spesso i soggetti segnalanti sono la rete di emergenza urgenza (pronto soccorso e 118), e la rete Seus-Codice Rosa. Il motivo prevalente della segnalazione è il maltrattamento. Gli accessi ai consultori sono stati 920 nel 2023, soprattutto per maltrattamenti fisici (38,7%, + 1,4% rispetto all’anno precedente) e maltrattamenti psicologici ( 38,7%, + 4,1% rispetto all’anno precedente). In calo gli accessi per negligenza genitoriale, mentre stabili quelli per maltrattamenti sessuali. Allarmanti i numeri che riguardano i minori, come confermano i dati del Cria, Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza: riguardo ai maltrattamenti si è registrato un + 32,3%, si è passati da 3431 casi del 2019 ai 4573 del 2023. Per quanto riguarda gli accessi ai 6 Cuav toscani (centri per uomini autori di violenza di genere), ci sono state 659 prese in carico di uomini, + 135% di accessi al servizio. Il 70,6% sono italiani, circa la metà ha tra i 30 e i 49 anni ma meno della metà conclude il percorso. Quasi un quarto degli accessi nel 2023 di questi uomini è avvenuto per le misure previste dal Codice Rosso , ma si rivolgono ai Cuav anche per l’ammonimento del questore, direttamente, spinti dai familiari o indirizzati dai servizi sociosanitari. La maggior parte di loro ha usato violenza fisica, psicologica e minacce ai danni di partner attuali o ex. Tuttavia il 22,3% non conclude il percorso per incapacità di lavorare in gruppo o per scarsa motivazione. Maurizio Costanzo
CronacaViolenza di genere in Toscana: 6 femminicidi nel 2023. E 2300 donne al pronto soccorso