MATILDE GRAVILI
Cronaca

Violenza sulle donne, il progetto per il reinserimento lavorativo delle vittime

Stanziati 420mila euro con percorsi formativi attraverso politiche attive del lavoro

Femminicidio

Firenze, 28 settembre 2021 - La Regione Toscana e l'Agenzia regionale per l'impiego (Arti) hanno attivato due misure a sostegno dell'autonomia lavorativa per le donne vittime di violenza. Tema caldo, caldissimo di queste settimane, in cui i femminicidi e la violenza di genere sembrano aver raggiunto un picco preoccupante.

Il piano, da 420mila euro, presentato stamani in conferenza stampa, rientra nel progetto Ati varato dalla Regione a sostegno delle pari opportunità e prevede misure di sostegno come contributi diretti individuali, tirocini, percorsi formativi. Sono previste, nello specifico, erogazioni da 450 a 2.700 euro a testa per l'inserimento lavorativo, ma anche contributi riservati alle imprese che organizzano i tirocini. Il percorso di reinserimento lavorativo viene valutato a seconda di ogni singolo caso, «come un vestito su misura – afferma Simonetta Cannoni, direttrice di Arti –. Il centro antiviolenza, infatti, invia una segnalazione al centro per l'impiego, e i due lavorano in sinergia per costruire un percorso specifico e una formazione che consenta alla donna di intraprendere un percorso di emancipazione», spiega la direttrice. Uscire dalla spirale di violenza senza autonomia economica, infatti, è praticamente impossibile.

Si tratta di pratiche già sperimentate: i precedenti bandi, infatti, hanno consentito a 293 donne in tutto il territorio toscano di beneficiare di contributi diretti, a 82 di vedersi riconoscere un sostegno per il tirocinio, e a 96 di trovare un'occupazione.

«La violenza di genere è un fenomeno drammaticamente attuale – chiosa l'assessora regionale alle Pari Opportunità Alessandra Nardini – e si combatte anche garantendo alle donne che riescono ad uscirne, la possibilità di riprendere la propria vita in mano, di poter tornare a essere libere, autonome e indipendenti. Quelle che presentiamo, sono misure che hanno ricevuto il plauso della Commissione Europea e del Cnr come buone pratiche rispetto a questo ambito e di cui andiamo orgogliosi».

«Gli episodi di violenza di genere sono un qualcosa che ci viene proposta ogni giorno come fatti impossibili da immaginare – aggiunge il presidente della Regione Eugenio Giani -. I fondi da noi stanziati sono a disposizione per poter consentire alle vittime di potersi reinserire nella società dopo quello che hanno vissuto. Ritornare a lavorare, vivere un'attività lavorativa, può aiutarle a superare il trauma. Contro la violenza, la nostra priorità deve essere quella di offrire una prospettiva, perché è anche attraverso la fiducia nel futuro che possiamo combattere il silenzio e aiutare le donne a liberarsi denunciando le violenze che subiscono», conclude il presidente.