"Nell’estate del 2024 sono stato chiamato dai carabinieri perché mia figlia era stata ricoverata in ospedale dopo l’aggressione di un ospite della comunità. Aveva un dito fratturato. Pochi giorni fa la notizia della violenza. Tutto questo è normale?". A chiederselo è il padre della 12enne che pochi giorni fa ha denunciato di essere stata stuprata da un coetaneo nella sala comune della comunità dove è ospite.
La ragazzina è stata collocata nella struttura su ordine del tribunale dei minori di Firenze, a causa della condotta ritenuta eccessivamente rigida sotto il profilo disciplinare del padre, nell’ambito domestico ed educativo. Lo stesso uomo oggi, assistito dall’avvocato Gianni Salocchi, si recherà in caserma per chiedere notizie sul caso e aggiornamenti sulla salute di sua figlia.
Lunedì la giovane, ha raccontato a un’operatrice della struttura, si trovava nell’area comune quando un ospite, un giovane straniero di un anno più grande, l’avrebbe aggredita. Una manciata di minuti di puro incubo. Secondo quando riportato, il ragazzo non si sarebbe fermato nonostante le sue continue richieste. Ancora sotto choc, la minorenne si è poi recata al piano di sotto con un’amica e riportato l’accaduto all’educatrice.
È subito scattato l’allarme. Accompagnata inizialmente all’ospedale di Santa Maria Annunziata, è stata poi trasferita a Careggi, dove è stata ricoverata per due giorni. Ascoltate le testimonianze della giovane, è stato attivato il codice rosa e sono stati informati i carabinieri e la procura dei minori. L’aggressore, stando alla versione della vittima, già in precedenza avrebbe avuto "altri atteggiamenti molesti nei confronti suoi e di altre ragazze conviventi nella struttura". Sono in corso gli accertamenti, anche se il caso sembra destinato a far discutere. Ancora per molto.
P.m.