di Rossella Conte
Ancora un’aggressione a un operatore sanitario venerdì pomeriggio all’ospedale di Santa Maria Nuova, nel centro di Firenze dove è poi intervenuta la polizia che ha arrestato un 22enne che, come accade spesso, porta il nome di un calciatore: Del Piero, in questo caso. La vittima, invece, ha riportato 30 giorni di prognosi.
Secondo quanto ricostruito il 22enne, di origine peruviana, già noto alle forze dell’ordine, era stato portato in ospedale dopo essere stato soccorso poco prima in strada dal 118 perché verosimilmente in forte stato di ebrezza alcolica.
Una volta all’interno del pronto soccorso, senza apparente motivo, si sarebbe poi scagliato all’improvviso contro uno degli Oss ruotandogli violentemente la mano.
L’intervento dall’agente in servizio al posto di polizia dell’ospedale e di altro personale medico avrebbe riportato la situazione alla calma fino all’arrivo degli agenti delle volanti che hanno bloccato il 22enne poi arrestato per lesioni personali.
Questo è uno tra i primi casi a Firenze in cui viene applicata la legge che prevede l’arresto e un’ammenda per chiunque aggredisca professionisti sanitari, socio-sanitari e ausiliari nell’esercizio delle loro funzioni oppure danneggi beni destinati all’assistenza sanitaria. La misura, decreto legge 137 del 2024, è stata introdotta dopo l’escalation di aggressioni al personale in servizio negli ospedali italiani.
A rendere la drammaticità della situazione ci sono i numeri. Secondo i dati dell’Osservatorio della Regione Toscana, che monitora il fenomeno dal 2019, nel primo semestre del 2024 sono stati 1136 i casi registrati: 903 aggressioni verbali, 207 fisiche e 26 contro la proprietà.
Oltre la metà delle violenze (il 53%) hanno visto gli infermieri come vittime, nel 17 per cento degli episodi gli operatori socio sanitari e per il 13 per cento i medici. La maggiore incidenza, quasi il 45 per cento, riguarda i servizi psichiatrici territoriali. All’interno degli ospedali il settore più esposto è il pronto soccorso.
Nel 2023 erano stati 2356 i casi di aggressione complessivamente segnalati: 1769 verbali, 478 fisica e 109 contro la proprietà. Un trend in crescita, con 1258 episodi nel 2022, 817 nel 2021 e 752 nel 2020.
"Dal 2020 al 2023 si è registrato un’escalation di aggressioni verbali o fisiche al personale medico e sanitario della Toscana – sottolinea Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze –, oltre mille nei primi sei mesi dello scorso anno, un aumento del 30% in tre anni. Da un sondaggio che abbiamo effettuato su 1.700 sanitari è emerso che il 60% è stato vittima almeno una volta di una violenza verbale o fisica. Finalmente una legge che va nella direzione giusta. L’Ordine da mesi è impegnato in una campagna di sensibilizzazione sul fenomeno delle aggressioni. Medici e personale sanitario devono poter svolgere il proprio lavoro in serenità. Il paradosso è che tali professionisti sono lì per curare anche coloro che li aggrediscono".