Pietro Mecarozzi
Cronaca

Il racconto di una dodicenne. Tolta dal padre e messa in comunità: “Lì un compagno mi ha violentata”

La ragazzina era ospite di una struttura nel Fiorentino dopo l’allontanamento dai genitori. Ad aggredirla un suo coetaneo. Trasferita a Careggi, è scattato il codice rosa. Indagano i carabinieri

Firenze, 30 gennaio 2025 – Una ragazza di 12 anni ha denunciato di essere stata violentata all’interno di una comunità educativa del fiorentino. È successo nel pomeriggio di lunedì. La giovane, ha raccontato a un’operatrice della struttura, si trovava nell’area comune quando un ospite, un giovane straniero di un anno più grande, l’avrebbe aggredita. Una manciata di minuti di puro incubo. Secondo quando riportato, il ragazzo non si sarebbe fermato nonostante le sue continue richieste. Ancora sotto lo choc, la minorenne si è poi recata al piano di sotto con un’amica e riportato l’accaduto all’educatrice.

È subito scattato l’allarme. Accompagnata inizialmente all’ospedale di Santa Maria Annunziata, è stata successivamente trasferita a Careggi, dove è stata ricoverata per due giorni. Ascoltate le testimonianze della giovane, è stata attivata il codice rosa e informati i carabinieri e la procura dei minori. L’aggressore, stando alla versione della vittima, già in precedenza avrebbe avuto “altri atteggiamenti molesti nei confronti suoi e di altre ragazze conviventi nella struttura”.

Gli accertamenti da parte dei militari sono in corso. Nel frattempo, però, i genitori della 12enne, informati solo alcune ore dopo dell’accaduto, pretendono di sapere come tutto ciò sia potuto accadere. E come nessuno possa essersi accorto di nulla. Considerando il luogo dove si sarebbero consumati i fatti e l’orario, le 18 e 30.

“La ragazzina è stata collocata nella struttura su ordine del tribunale dei minori di Firenze - spiega Gianni Salocchi, avvocato della famiglia –, a causa della condotta ritenuta eccessivamente rigida sotto il profilo disciplinare del padre della minore, nell’ambito domestico ed educativo”.

In ospedale la ragazza è stata sottoposto a prelievi e visite previsti per i casi di violenza sessuale. In attesa degli esiti, la giovane ha affermato che non avrebbe subito percosse dal suo aggressore.

“Attualmente si può solo dire che la minore – aggiunge Salocchi – nel procedimento che ha portato al suo allontanamento dalla casa familiare per i motivi suddetti è sempre stata ritenuta attendibile nei suoi resoconti da parte degli organi del tribunale dei minori”.

Quanto ai genitori. “Entrambi, tramite il sottoscritto, intendono promuovere ogni iniziativa finalizzata al doveroso effettivo accertamento dei fatti”, conclude l’avvocato. Partendo da un esposto alla procura ordinaria, mirato anche a far sulle eventuali omissioni commesse da parte degli educatori presenti nella struttura al momento dei fatti.