FABRIZIO MORVIDUCCI
Cronaca

Violenze Una nuova ’casa’ per donne e minori

Apre a San Colombano e si ricollega (anche nel nome) allo storico centro Margherita gestito in via della Pieve da don Tarcisio

Violenze Una nuova ’casa’ per donne e minori

di Fabrizio Morviducci

"Essere ora a Scandicci per noi ha un grande valore anche morale". Ilenia Moscardini è la presidente della cooperativa "Chicco di Grano"; con le sue compagne di viaggio, Stefania Bertelli, Elisabetta Giuli e Anna Palumbo, hanno voluto chiamare il nuovo centro d’accoglienza per donne e minori in difficoltà sociali nato nei giorni scorsi a San Colombano, "Casa Margherita", in memoria di "Casa Mamma Margherita", lo storico centro per minori di via della Pieve, gestito per oltre un ventennio dal padre salesiano don Tarcisio Faoro.

Oggi "Casa Margherita" si trova invece a San Colombano, accanto alla chiesa, ed è frutto anche della decisione del parroco della frazione, don Massimiliano Villani. "Tarcisio – ha detto Ilenia Moscardini – era per noi un esempio di vita, e lo ricordiamo con profondo affetto. Don Tarcisio desiderava lasciare a "Chicco di Grano" la prosecuzione della sua opera di accoglienza. Tuttavia non è stato possibile realizzare la casa famiglia per donne nella struttura del sacerdote. I suoi consigli e la sua tenacia restano per noi un bagaglio indispensabile. Don Tarcisio Faoro aveva posto su di noi molta fiducia e per questo gliene saremo per sempre grate".

La cooperativa gestisce altri tre centri: a Campi Bisenzio, nel quartiere 4 di Firenze e a Empoli. Ma quello di Scandicci ha delle particolarità in più: ha un’assistenza garantita sulle 24 ore; realizzato nell’ex asilo di San Colombano, dopo che la gestione della scuola d’infanzia non era sopravvissuta alla crisi pandemica.

"Abbiamo fatto una corposa ristrutturazione all’impianto idraulico ed elettrico, appoortando alcune modifiche e migliorie all’edificio, e operato un parziale rifacimento del tetto. Poi abbiamo acquistato l’arredamento e curato ogni dettaglio con l’obiettivo di renderla il centro bello e confortevole, tutto questo con un importante investimento. Il centro ospiterà donne e minori in difficoltà sociali, economiche o provenienti da maltrattamento, donne sole, donne con figli o in gravidanza, ragazze madri. Nel complesso "Casa Margherita" potrà ospitare cinque nuclei familiari donnabambino". I lavori di sistemazione della struttura sono stati davvero importanti; il prossimo passo è il sopralluogo dell’azienda sanitaria che darà il via libera definitivo all’attività. Al momento nell’area metropolitana non ci sono molte strutture analoghe, il lavoro portato avanti dalla cooperativa rappresenta un punto di riferimento per servizi sociali e centri di affido del territorio.