Dinamicità, determinazione e creatività: sono gli aggettivi che raccontano in sintesi chi è Virginia di Giorgio, in arte Virgola. Una ragazza siciliana dell’85 che, tra la passione per l’arte e la voglia di creare, è riuscita ad attirare l’attenzione di oltre 170mila persone sul suo canale Instagram. Uno dei suoi contenuti social principali è tanto interessante quanto inusuale: la storia dell’arte. Fiorentina d’azione è sempre alla scoperta della città e tramite il suo diario virtuale condivide tutto ciò che scopre e conosce.
Come mai ha scelto Firenze?
"Sono messinese, ma ho scelto di trasferirmi qui per studiare storia dell’arte medievale perché Firenze per me è la capitale della bellezza e dell’arte: ne sono innamorata".
E il suo amore per l’arte è nato durante gli anni universitari?
"No, la amo da quando sono bambina e durante il mio percorso di studi ho avuto modo di approfondire la mia passione. Ad esempio, un professore ci portava sempre in giro e ci ha fatto conoscere ogni angolo della città: così anche io, attraverso i miei canali social, vi porto a conoscerne i segreti".
Attraverso i social network è riuscita ad avvicinare molte persone al mondo dell’arte: come ci è riuscita?
"Io pensavo fosse un tema che interessasse a pochi, quindi ne parlavo raramente. Poi però ho iniziato a condividere le mie visite nei vari musei e ho notato che la gente che mi segue aveva una risposta positiva. E così ho continuato ed è un successo".
Quindi lei è una una sorta di guida turistica virtuale
" Sì, ci sono alcuni che se decidono di visitare un museo riascoltano le mie storie. Su Instagram ho realizzato molti video in cui parlo di luoghi iconici di Firenze tra cui San Miniato e la cupola di Brunelleschi. Ma ho rivolto la mia attenzione anche ad altre opere meno famose".
Può farci un esempio?
"Ho realizzato degli approfondimenti su tre artisti degli Uffizi, ovvero Simone Martini, Gentile da Fabriano e Parmigianino. Avrei voluto anche continuare, ma purtroppo il museo ha chiuso causa Covid".
Quindi ora, con la riapertura dei musei, continuerà questo racconto virtuale?
"Sicuramente: voglio mostrare alle persone che l’arte non è per pochi".
C’è un posto al quale si sente più legata?
"È difficile scegliere. Sono indecisa tra il Battistero e Santa Croce: il primo perché credo che non ci sia posto più bello a Firenze, il secondo perché mi lascia senza parole".
Ma lei è anche un’illustratrice: com’è riuscita a trasformare la sua passione in un lavoro?
"E’ nato tutto per caso nel 2014. Negli anni ho lavorato con molte aziende italiane: i miei ultimi progetti sono con Lindt e con un brand di pennelli".
Oriana Del Cuoco