Una piccola folla di fedeli ha accolto, due giorni fa, il Cardinale Ernest Simoni in visita alla parrocchia di Santa Maria a Quinto Alto dopo avere già ‘fatto tappa’, venerdì scorso, alla Pieve di San Martino. Sul sagrato il parroco, padre Agnel Charles, ha dato il benvenuto all’ospite consegnando con i parrocchiani un mazzo di fiori che il Cardinale ha deposto sull’altare maggiore. Poi il cardinale di origine albanese, ora novantacinquenne, perseguitato e incarcerato per decenni dal dittatore Henver Hoxha, ha presieduto la messa animata dal coro parrocchiale. Alla concelebrazione hanno partecipato don Carlo Nardi storico parroco di Quinto che si è ritirato da un anno, ed i religiosi Carmelitani scalzi che si prendono cura della parrocchia. La visita del Porporato è stata voluta ed organizzata dal parroco con i fedeli della parrocchia, dal governatore della Misericordia di Quinto, Stefano Trallori assieme ai fratelli e sorelle della Confraternita, dal presidente Bruno Pradal con i soci del circolo parrocchiale Mcl e dal presidente Federico Faldi assieme ai soci dell’Associazione Firenze in Armonia. Nel 2014 Papa Francesco, incontrando in Albania Don Ernest, lo aveva definito un "martire vivente".
S.N.