Firenze, 29 giugno 2019 - UNA giungla senza regole. Certificati di idoneità sportiva non agonistica firmati da ginecologi, oculisti, dentisti, otorini, dermatologi, ortopedici e perfino psichiatri. E questo accadeva quando le cose andavano «bene», se così si può dire. In altri casi, i certificati non erano neppure richiesti e gli atleti (perfino minorenni) svolgevano le attività senza l’attestazione di idoneità. Per non parlare dei «furbetti», pochi, che modificavano ad arte i certificati lasciando l’intestazione del dottore e sbianchettando il testo.
Sono stati i carabinieri del Nas di Firenze a scoperchiare il vaso di Pandora sulle pratiche pericolose per la salute degli atleti diffuse nelle associazioni sportive dilettantistiche affiliate al Coni i cui iscritti devono essere tesserati. Si tratta di enti di promozione sportiva i cui iscritti devono essere in possesso, per legge, dei certificati di idoneità non agonistica che possono essere rilasciati solo dal proprio medico di base (o pediatra), dal medico dello sport e dai medici sportivi iscritti al Coni. La legge è chiara: solo queste tre categorie sono autorizzate a rilasciare le idoneità.
I controlli dei Nas sono partiti da un esposto anonimo arrivato alla procura di Prato nel quale si metteva in dubbio la regolarità di molte attestazioni accettate dalle associazioni. Sono così cominciati, un anno e mezzo fa, gli accertamenti i cui esiti sono stati al limite dell’incredibile. In sei mesi – fra Prato e Firenze – sono stati sanzionati amministrativamente cento medici che hanno firmato i certificati fasulli, 60 a Firenze e 40 a Prato. Dentisti, otorini, psichiatri, ginecologi, dermatologi, ortopedici. Mamme medico che facevano i certificati per i figli («E’ mio figlio, saprò come sta!», è stata la giustificazione). I cento dottori (fra cui pure professori universitari di Careggi) hanno ricevuto una multa di 2mila euro che verrà incassata dai Comuni di riferimento. E ora scatteranno le segnalazioni all’ordine dei medici di appartenenza. Tre persone a Prato e due a Firenze, invece, sono state denunciate penalmente per falso per aver modificato i certificati rilasciati dai medici per altri scopi o per aver realizzato al computer una sorta di ricettario con l’intestazione di dottori fantasma. Un medico in pensione, non più iscritto all’ordine, è stato denunciato per esercizio abusivo della professione. Le verifiche dei militari sono partite dagli elenchi delle associazioni iscritte all’Uisp e hanno coinvolto le discipline più disparate: dalla danza al calcio, dal basket ai canottieri. E ancora: nuoto, pallavolo, tennis, pattinaggio.
Le associazioni sportive dove sono state riscontrate le irregolarità sono state sanzionate per 600 euro. In oltre un anno di controlli i militari hanno preso contatti anche con gli ordini dei medici. A Firenze, sul sito dell’ordine, è stato pubblicato per mesi un avviso di fare attenzione al rilascio dei certificati perché a conoscenza delle verifiche dei Nas e delle sanzioni. Nonostante ciò, dai controlli a campione (si calcola solo un 15% rispetto alle migliaia di tesserati delle associazioni dilettantistiche) è emerso che le idoneità erano rilasciate anche dopo che si era sparsa la voce degli accertamenti.
Laura Natoli