ANDREA SPINELLI
Cronaca

Voglia di vivere... Sanremo. Angelina Mango al Viper

Primo tour per la giovane uscita da Amici e ora lanciata verso il palco dell’Ariston. Il nuovo singolo "Che t’o dico a fa’" è il miglior debutto femminile solista dell’anno.

Tre anni, una (nuova) vita. Nel 2020 Angelina Mango diceva, come Gigliola Cinquetti, di non avere l’età. Per Sanremo, naturalmente. Poi sono accadute tante cose e il suo nome ora impazza nel totofestival. Convincere Amadeus non è scontato, ma, avendo anche alle spalle il team di Marco Mengoni e Francesca Michielin, diciamo che, quanto ad appeal, la figlia di Pino Mango e Laura Valente è messa molto meglio di tanti altri. Intanto si regala un giro di concerti all’insegna del sold-out che stasera la offre in pasto al popolo del Viper Theatre di Firenze. Un "Voglia di vivere Tour" che prende nome dal suo secondo ep in cui trova posto pure il nuovo singolo "Che t’o dico a fa’" scritto da lei stessa assieme ad Alessandro La Cava (miglior debutto femminile solista dell’anno). "Fino a un anno fa le mie canzoni me le cantavo da sola, sbagliando a volte pure le parole, ora quando sento canticchiare a ogni angolo ‘Ci pensiamo domani’ rimango sorpresa, spiazzata".

Nata a Maratea nel 2001, cresciuta a Lagonegro, Angelina s’è messa in luce a soli tredici anni grazie alla cover della beatlesiana "Get Back" condivisa con papà nell’album "L’amore è invisibile". A 19 anni ha pubblicato il suo primo ep "Monolocale", concepito durante il lockdown, ma la ruota ha cominciato a girare grazie alla tv e al secondo posto al talent "Amici" che l’ha resa degna di cotanti genitori. Aiutata dal cognome, certo, ma anche dal crescere in una famiglia dove la musica che conta è sempre stata di casa. Se Nirvana, Stevie Wonder, Aretha Franklin, i Rolling Stones, hanno stimolato il suo amore per l’hit parade, la figlia d’arte ha poi allargato i suoi orizzonti metabolizzando di tutto, da Gershwin a Miles Davis. "Alla mia età le consapevolezze arrivano pian piano" ammette. "Ma in questo mio cercare papà rimane una certezza e la sua arte il tesoro che mi porto dietro, il cognome che porto, infatti, non lo considero una zavorra, ma un vantaggio". Più che l’esibizione al Primo Maggio dell’anno scorso, la certezza di poter stare su un palco gliel’ha data la trasmissione di Maria de Filippi. "Non pensavo di farcela a reggere la pressione di un talent, ma durante un tour con i miei compagni sono crollata e ho capito di essere davanti ad un bivio: o fuggire lontano o fare qualcosa di nuovo. Alla fine, ho scelto di mettermi in gioco". L’improvvisa scomparsa di papà, avvenuta sulla scena otto anni fa durante un concerto a Policoro, è passata sulla vita di Angelina come un taglio di rasoio. "Una dei primi ricordi che m’è tornato alla mente è stato di quella sera in cui Miriam Makeba ci lasciò poco dopo di un concerto anticamorra a Castel Volturno e papà disse che se fosse accaduto pure a lui qualcosa del genere sarebbe stato il giusto compimento della sua vita. Per un incredibile disegno del destino è andata proprio così. È assurdo e allo stesso tempo straordinario, andarsene facendo la cosa che si ama di più al mondo. Decidere la propria vita fino all’ultimo respiro è privilegio di pochi".