![](https://www.lanazione.it/image-service/version/c:MzU2MmQwNmUtNDU3OC00:N2I5MTlj/lungarno-diaz.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Lungarno Diaz
Firenze, 25 novembre 2019 - Iniziati oggi i primi saggi nella cavità del lungarno Diaz e il montaggio dei sensori da parte dell'Università per effettuare un ulteriore monitoraggio del muro d'argine, e novità, anche degli edifici. Sono gli ultimi passaggi della vicenda del lungarno Diaz illustrati oggi in consiglio comunale dall'assessore alla mobilità Stefano Giorgetti.
''La competenza dell'intervento è della Regione Toscana in quanto si tratta di una problematica legata all'argine dell'Arno. È la Regione Toscana - ha precisato - che venerdì ha convocato il tavolo tecnico sugli interventi da effettuare sull'immediato e che ha disposto la somma urgenza''. Nel merito degli interventi l'assessore ha spiegato che nella prossima riunione tecnica dovrebbero essere sviluppati i criteri e le modalità di intervento, necessari per poter avere una tempistica dei lavori. ''Da oggi sono iniziate le operazioni per i primi saggi con la rimozione del manto stradale con la successiva predisposizione della rampa per raggiungere il fondo e poi effettuare il consolidamento del fondo".
Sempre da oggi l'Università ha iniziato a montare dei sensori per un nuovo e diverso monitoraggio non solo del muro d'argine ma anche degli immobili, che si aggiunge a quello effettuato e in corso da parte della Regione sull'intero asse dell'Arno.