OLGA MUGNAINI
Cronaca

Wanda Ferragamo, omaggio alla regina. La sua ultima lettera a Firenze

Un mese dopo la morte, a 96 anni, il suffragio con un suo messaggio

Wanda Ferragamo (foto Gianluca Moggi/NewPressPhoto)

Firenze, 22 novembre 2018 - Una guerriera, una donna di classe, sensibile e attenta. In famiglia come col resto del mondo, Wanda Ferragamo aveva sempre le parole giuste per impreziosire un istante, definire un incontro. Così, non poteva mancarle l’intensità adeguata per salutare, per dire addio e per conciliarsi con armonia e leggerezza al momento della sua partenza definitiva.

Ieri, a un mese dalla sua morte, avvenuta all’età di 96 anni nella sua villa di Fiesole, è stata celebrata una messa in suffragio nella chiesa di Santa Trinita, di fronte a Palazzo Spini Feroni, simbolo della stessa maison. E per l’occasione la famiglia ha letto una lettera che Wanda Ferragamo aveva riposto in un cassetto. In testa, con la sua calligrafia elegante, larga e chiara, aveva scritto: “da leggere al mio funerale”.

Dieci righe che, come un arcobaleno, attraversano il cielo della sua vita, rendendo omaggio a Firenze, così bella da illuminare i suoi sogni di ragazza e sposa appena diciottenne, e da rimanere una stella polare per tutta la sua esistenza. Wanda Ferragamo non ha mai guardato con occhi distratti la città e la sua gente, non si è mai abituata a tutta quella armonia, traendone motivo di serenità e di crescita professionale. E lasciando Firenze, ha voluto ricordare che persino i colli e le tradizioni artigiane hanno arricchito il suo spirito.

Una lettera commovente, che svela la serenità di una persona che, come il suo "indimenticabile Salvatore", è riuscita a nutrirsi della bellezza. Tra le persone intervenute ieri per ricordare Wanda Ferragamo, oltre alla numerosissima famiglia, anche molte le autorità, fra cui il sindaco Dario Nardella e l’ex premier Matteo Renzi, per salutare una grande fiorentina, che ha chiuso gli occhi portando con sé i colori, i profumi e il profilo della sua amata città.

Ecco il testo della lettera:

"FIRENZE, anche a te devo il mio ultimo saluto. Sono venuta qui, sposa a 18 anni, e ho imparato ad amarti e ad apprezzarti a poco a poco. La tua bellezza nell’arte, nella tradizione artigianale, nei tuoi colli, nelle tue inconfondibili tradizioni di umanesimo e di civiltà, hanno influenzato e arricchito il mio spirito, dandomi serenità interiore, che ho profuso nel lavoro tramandato a me ed ai miei figli dal mio indimenticabile Salvatore. Vorrei che tutti, sia i Fiorentini che i visitatori, sentissero in profondità i tuoi veri valori e che perdonassero alcune passeggere e rimediabili lacune, per immergersi nella tua vera bellezza, traendone amore, orgoglio e serenità di spirito. Dalla mia terrazza, da dove ti ammiro da 70 anni, ti abbraccio nelle tua intierezza e ti auguro di mantenerti sempre la preziosa gemma della nostra adorata Italia. Addio a tutti". Wanda Ferragamo