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Zanzare infette, allarme in Toscana: i sintomi e come proteggersi

L’Italia ha il record di casi di zanzare infette in Europa: il 90% degli italiani ne ha paura e quasi il 70% ha la sensazione che la loro presenza sia aumentata

Zanzara tigre (foto di repertorio)

Firenze, 3 luglio 2023 – Col caldo le zanzare si fanno sentire più che in ogni altra stagione dell’anno. E se l’Italia ha il record di casi di zanzare infette in Europa, la Toscana è una delle regioni più colpite. Il report dell’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) parla chiaro. Nel nostro Paese, nel 2022, si sono registrati ben 723 casi, rispetto ai 1.100 casi totali in Europa. Numeri ben tre volte maggiori rispetto al Grecia che si è tristemente posizionata in seconda posizione (286 casi). Al terzo gradino del “podio” c’è la Romania, con soli 47 casi. Un centinaio le vittime totali. Numeri che si possono replicare anche quest’anno a causa del cambiamento climatico e a una maggiore mobilità dei viaggiatori, per motivi di studio, turismo e lavoro.

Ma quali sono le regioni italiane più a rischio? “I bacini principali sono nel nord Italia, nell’area padana che va dal Piemonte al Veneto, con diversi casi anche in Emilia Romagna e Toscana, tutte regioni sotto osservazione”, ammonisce Claudio Venturelli, Entomologo nel Dipartimento di Sanità Pubblica dell'Ausl Romagna. E gli italiani iniziano a temerle: il 90% degli intervistati ne ha paura, è preoccupato per il suo ritorno e ritiene che l'insetto sia presente nel proprio Comune di residenza, mentre il 69,3% sostiene di avere la sensazione che, negli ultimi tre anni, la percentuale di diffusione sia decisamente aumentata. È questo il risultato di un sondaggio, commissionato su un campione di duemila intervistati da un'azienda leader nella produzione di zanzariere e che fotografa un rapporto che, a giusta ragione, può definirsi complesso: "Abbiamo voluto fare luce su uno dei problemi che affliggono i cittadini durante i mesi primaverili ed estivi”, afferma Marco Marcantoni, Ceo di Sharknet. “La conferma è che si tratta di una questione che sta a cuore praticamente a tutti. L'84,7% degli intervistati va anche oltre e si dimostra consapevole dei rischi sanitari e del fatto che una puntura può veicolare patogeni".

Si teme la malattia trasmessa dalla zanzara comune, la cosiddetta Culex, endemica nel nostro Paese. Senza dimenticare la zanzara tigre che può trasmettere Dengue, Chikungunya e Zika. Massima attenzione, quindi, ai campanelli d’allarme come “febbre a 38,5 per almeno 3 giorni, dolore alle ossa, spossatezza e mal di testa. Sintomi che non vanno però confusi con l’influenza estiva”. Il consiglio è che si hanno queste sintomatologie e, ad esempio, si ha viaggiato in un paese endemico, questo va dichiarato ai sanitari di competenza territoriale. “Il 60/70% di casi di Dengue, lo scorso anno ha interessato viaggiatori provenienti da Cuba, mentre quest’anno la situazione preoccupante è rappresentata nel centro e sud America”, spiega Venturelli. L’Oms, infatti, ha lanciato un allarme a livello mondiale. "Oggi metà popolazione mondiale è a rischio Dengue. L'incidenza delle infezioni causate da arbovirus - come Dengue, Zika e Chikungunya - è cresciuta notevolmente in tutto il mondo negli ultimi decenni. Circa la metà della popolazione mondiale è ora a rischio di Dengue, con un numero stimato in 100-400 milioni di infezioni che si verificano ogni anno". È il quadro tracciato dall'Organizzazione mondiale della sanità che ha fornito un aggiornamento sulla situazione di queste malattie che si diffondono dalle zanzare alle persone e "stanno causando un numero crescente di focolai in tutto il mondo, con il cambiamento climatico, la deforestazione e l'urbanizzazione che sono alcuni dei principali fattori di rischio". Fattori di rischio "che consentono alle zanzare di adattarsi meglio ai nuovi ambienti e di diffondere ulteriormente a livello geografico il rischio di infezione, anche nella regione europea". "Si sono svegliate -spiega Gérard Duvallet, entomologo dell’Università francese di Montpellier- quando ci sono 15 gradi, poi, non appena le temperature si alzano fino ai 20/25 gradi, sono, diciamo così, in piena forma".

Questo vuol dire che, con l'inizio della primavera, si avvia quel processo che ha portato nelle nostre case il fastidioso insetto: "Fastidiose sono in particolare le zanzare femmine -continua Duvallet. Sono solo loro a pungerci, mentre i maschi si nutrono esclusivamente con le piante. Il nostro sangue serve loro per sviluppare poi le uova e quindi per riprodursi. Ci iniettano due sostanze: la prima per facilitare l'aspirazione, mentre la seconda contiene un principio attivo che danneggia i tessuti umani. Ciò per non farci sentire dolore e quindi per impedire che la nostra reazione immediata possa ucciderle". La zanzara tigre, appunto. Una presenza che è conseguenza dei cambiamenti climatici, cambiamenti che presto potrebbero portare altre spiacevoli sorprese. Secondo recenti studi scientifici, pubblicati su Biology Letters, l'avanzare degli insetti, che portano la malaria, corre a ritmi sostenuti e non escluso che presto potrebbe raggiungere anche il Vecchio Continente: "Nessun allarme, per carità. Ma -continua Marcantoni- è una questione da non sottovalutare. Per l'Africa innanzitutto, che paga un prezzo salatissimo, ma anche per il resto del mondo. Il riscaldamento globale, lo dicono diverse ricerche autorevoli, moltiplica i vettori e quindi la diffusione di nuove e vecchie malattie. Dal virus Zika alla febbre Dengue, fino al ritorno del colera". Come difendersi allora? "La prima regola -riflette Marcantoni- è evitare ristagni d'acqua perché è lì che le zanzare depongono le proprie uova. Vasi e sottovasi bisogna curarli con attenzione. Poi, occorre eseguire periodiche disinfestazioni. Esistono tuttavia dei rimedi anche nella fase successiva, quando gli insetti sono, diciamo così, appena nati. La citronella è un ottimo rimedio, come indossare abiti dal colore giusto. Le zanzare sono attirate nell'ordine dal nero, dal rosso, dal grigio e dal blu. Verde e giallo sono invece le tinte che maggiormente difendono l'uomo dalle punture. Usare i repellenti anche durante il giorno dal momento che se la Culex è attiva soprattutto al tramonto, la zanzara tigre colpisce anche di giorno. Inutile dire che proteggersi significa anche impedire il loro ingresso in casa".