Firenze, 5 gennaio 2023 - "Il nudo nel Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli è trattato come arte e non a scopo sessuale, la forza del film è proprio un'alta visione artistica sull'amore, celebrata già all'uscita del film, dagli anni Sessanta e che continua fino ad oggi, in tutto il mondo: nudo che poi è solo apparente, da considerarsi semplicemente come forma d'arte. Sono passati quasi sessant'anni dal film e non è possibile accettare che da anziani, due attori, che debbono tutta la loro notorietà legata a questo film, si sveglino per lamentarsi di una cosa che ha li ha coperti di lustro per oltre mezzo secolo".
Pippo Zeffirelli, presidente della Fondazione Franco Zeffirelli Onlus di Firenze, risponde alla notizia circolata ieri sulla richiesta di risarcimento per 500 milioni di dollari alla Paramount Pictures avanzata dai due protagonisti del film-culto datato 1968, Olivia Hussey e Leonard Whiting, interpreti degli amanti adolescenti di Romeo e Giulietta.
"Dicono di aver sofferto di ansia e disagio emotivo per oltre 50 anni? A me risulta che abbiano fatto centinaia di interviste nel ricordo di Romeo e Giulietta e del Maestro in questo tempo, in giro per il mondo. Come attori hanno vissuto sostanzialmente di rendita da quell'enorme successo: comunque il nudo è sempre esistito nell'arte, anche quello adolescenziale e non ha mai suscitato scandalo. Svegliarsi dopo quasi sessant'anni per rivendicare chissà quali diritti, lo trovo assurdo. Detto questo - prosegue Zeffirelli - per il 12 febbraio 2023 noi come Fondazione siamo in piena organizzazione dei festeggiamenti per il centenario dalla nascita del Maestro. Di una polemica simile e tardiva che sa tanto di acchiappasoldi, se ne poteva fare a meno".