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Zls, ora c’è tutto: i porti si rilanciano. Gli investimenti saranno più facili

Vediamo che cosa cambia dopo la firma del decreto attuativo per la Zona logistica semplificata

Lavoratori portuali impegnati su una banchina a Livorno (. Foto Novi

Lavoratori portuali impegnati su una banchina a Livorno (. Foto Novi

di Lisa CiardiFIRENZECon l’istituzione della Zona logistica semplificata (Zls) si apre, anche per la Toscana, la possibilità di beneficiare di un’area con procedure burocratiche più snelle, incentivi e finanziamenti. Le Zls sono infatti uno strumento introdotto dal governo nel 2018 per permettere alle Regioni di creare aree funzionali, basate sulle infrastrutture portuali, dove sviluppare più facilmente un sistema logistico interconnesso.

Nei giorni scorsi, con l’approvazione del decreto istitutivo del Consiglio dei ministri, si è dunque concluso, per la Toscana, un iter avviato nel 2020. Una realtà che include le quattro aree portuali della costa (Livorno, Piombino, Carrara, Portoferraio), l’interporto di Guasticce, quello di Prato e l’aeroporto di Pisa. Ora si apre la fase impegnativa di costituzione del sistema di governance: il Comitato di indirizzo, il Comitato di gestione, la struttura gestionale e operativa (affidata all’Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale) e l’organizzazione dei referenti locali del territorio.

"Sarà un iter articolato – spiega Nereo Marcucci, coordinatore della logistica toscana di Confindustria – anche perché la Zls toscana comprende realtà molto differenti, dall’interporto di Prato a quello di Guasticce, dal porto di Livorno a Carrara, col conseguente coinvolgimento dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure orientale. Sono comunque sicuro che la Regione e i vari soggetti coinvolti sapranno portare avanti questa sfida. L’obiettivo è semplificare la vita agli imprenditori che volessero investire nel settore manifatturiero e logistico, ormai integrati e complementari".

"La pubblicazione del decreto istitutivo dota anche la nostra Regione di uno strumento che può attrarre nuovi investimenti – hanno commentato Piero Neri e Gloria Dari per Confindustria Toscana Centro e Costa e Confetra Toscana -. È l’epilogo di una lunga gestazione, ottenuto grazie all’unità di intenti di diverse istituzioni, amministrazioni e forze politiche sostenute dalle rappresentanze economiche e sociali tra le quali Confindustria e Confetra". Intanto, i partiti si dividono su meriti e colpe dei ritardi.

"Attendevamo da tempo questo atto da parte del governo – hanno dichiarato il presidente della Regione, Eugenio Giani, e l’assessore all’economia, Leonardo Marras -. La Toscana aveva inviato a Roma la propria proposta e approvato l’ultima versione nell’aprile 2024. Faremo la nostra parte per recuperare il ritardo con la convocazione a breve di tutti gli attori del sistema, per dare seguito all’istituzione degli organi politici e tecnici della Zls e per avviarne l’operatività". "Il procedimento della Toscana non risultava concluso alla data di entrata in vigore del decreto del presidente del Consiglio dei ministri il 4 marzo 2024 – ha dichiarato l’europarlamentare,Francesco Torselli (Fdi) -. In pratica, la Regione non era pronta. L’istituzione della Zls è una vittoria per la Toscana, ma avviene non certo per merito del Pd".