Zona industriale, viabilità in ritardo: "Penalizzate le nostre aziende"

Sotto accusa i lavori per il raddoppio all’ingresso dell’autostrada e per lo svincolo della Fi-Pi-Li a Lastra .

Zona industriale, viabilità in ritardo: "Penalizzate le nostre aziende"

Il presidente di Cna Scandicci, Simone Balducci

Svincoli e svincoli. La viabilità della zona industriale dipende dalle due infrastrutture più attese dagli imprenditori della zona: entrambe in ritardo sulla tabella di marcia. Il primo è sicuramente il raddoppio dell’ingresso dell’A1. Tempi indefiniti di realizzazione, si parla del 2028, col progetto siamo in ballo dal 2019. Che sono nove anni a fronte dell’eternità? Sicuramente, sono tempo e sudore, ritardi nella consegna delle merci, code infinite in entrata e uscita dalla superstrada, deficit della competitività che si fa sentire soprattutto adesso che la crisi della pelletteria sta squassando il comparto.

Il piano è quello di stornare il traffico autostradale dalla Fi-Pi-Li creando una nuova rampa di accesso da via Minervini all’altezza del carcere di Sollicciano. Separare i flussi permetterà non solo un ingresso più rapido in autostrada, ma anche di eliminare le code nella Sgc. Il progetto è arenato a Roma, tra governo e ministeri competenti, coi soldi già disponibili da parte di Aspi, è un vero peccato indugiare ancora. L’altro nodo cruciale è sempre sulla Fi-Pi-Li, ovvero lo svincolo di Lastra a Signa, che è la porta alla zona industriale di Scandicci. Attualmente alla strettoia della frazione di Granatieri è stata sistemata una porta telematica per bloccare il traffico pesante in transito nella zona. Ma in futuro, con lo svincolo che è stato disegnato appositamente per congiungersi a una nuova viabilità interna al comparto economico non sarà più così. Queste strade porteranno direttamente al nuovo ponte sull’Arno e alla bretella di collegamento col Pratese. "I ritardi nelle infrastrutture – ha detto il presidente di Cna Scandicci, Simone Balducci – sono un problema per la competitività della nostra area industriale; si aggiungono alla crisi già esistente. Il governo di svegli, così come dovrebbe svegliarsi per il sostegno alle imprese colpite dall’alluvione nella zona di Campi. Credo sarebbe opportuno sollevare la questione anche al tavolo governativo che si terrà a Roma. Ritardi di questa portata non si possono più tollerare". Nei piani della vecchia amministrazione c’era anche la costruzione di una viabilità alla via Pisana per valorizzare le frazioni lungo questa strada e usare strade più scorrevoli e andare direttamente alle principali direttrici viarie e alla zona industriale. Certo i ritardi negli interventi proprio non aiutano.

Fabrizio Morviducci