REDAZIONE FIRENZE

Zone rosse, a Milano più controlli e allontanamenti in una settimana che in tre mesi a Firenze e Bologna

Nel capoluogo lombardo 8.303 persone controllate, mentre a 106 è stato vietato l’accesso alle zone del centro e delle stazioni. Il ministero dell’Interno: “Bilancio positivo”

Intensificati i controlli delle forze dell'ordine nel centro di Milano

Intensificati i controlli delle forze dell'ordine nel centro di Milano

Milano – Dopo l’istituzione delle zone rosse a Milano – cioè aree in cui le forze dell’ordine hanno maggiori poteri – il numero di controlli e allontanamenti di “soggetti pericolosi” ha superato, in una sola settimana, quello che città come Bologna e Firenze hanno raggiunto in circa tre mesi. 

Nel capoluogo lombardo, dal 30 dicembre 2024, sono state controllate 8.303 persone, mentre a 106 di loro è stato vietato l’accesso alle zone previste dal provvedimento, cioè quelle limitrofe alle stazioni ferroviarie di Milano Centrale, Porta Garibaldi e Rogoredo, nonché quelle adiacenti a piazza del Duomo, alla Darsena e ai Navigli

Approfondisci:

Le Zone rosse fino al 31 marzo. In Duomo, Navigli e tre stazioni vietata la permanenza ai “molesti“

Le Zone rosse fino al 31 marzo. In Duomo, Navigli e tre stazioni vietata la permanenza ai “molesti“

Le stesse misure vengono applicate, da circa tre mesi, anche nei capoluoghi di Toscana ed Emilia-Romagna. I numeri sono tuttavia molto inferiori: a Firenze sono stati effettuati 6.217 controlli e 68 allontanamenti, a Bologna 7.613 controlli e 43 allontanamenti. A Napoli, infine, dove le zone rosse sono state istituite da una settimana, si contano 2.854 controlli e 11 persone allontanate.

La disparità dei numeri tra Milano e gli altri capoluoghi si può spiegare in parte con l’azione di sorveglianza su vasta scala messa efficacemente in pratica dalle forze dell’ordine durante Capodanno e in parte col fatto che quella meneghina è una città ad alto livello di criminalità: nel 2024, per l’ottavo anno di fila, i numeri del Dipartimento di pubblica sicurezza hanno eletto Milano come la provincia con più reati denunciati d’Italia. Negli ultimi tre anni, in particolare, c’è stata un’impennata di rapine, scippi e furti con destrezza.

Approfondisci:

I dati sulla sicurezza a Milano: impennata di furti e rapine, calano omicidi e traffico di droga

I dati sulla sicurezza a Milano: impennata di furti e rapine, calano omicidi e traffico di droga

Il ministero dell’Interno, presieduto da Matteo Piantedosi, ha valutato come “positivo il bilancio delle attività svolte nelle zone rosse”. “A poco più di una settimana dall’istituzione a Milano e Napoli e a circa tre mesi dall'avvio a Firenze e Bologna, i numeri confermano l’efficacia delle misure. Nelle aree individuate dalle prefetture, in seguito ai Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica, sono state controllate complessivamente 24.987 persone, con l’emissione di 228 provvedimenti di allontanamento”.

La misura – spiega il dicastero – riguarda individui con “precedenti per droga, furto, rapina, reati contro la persona o il porto di armi, che nelle zone monitorate hanno assunto comportamenti aggressivi, minacciosi o molesti, rappresentando un pericolo concreto per la sicurezza pubblica”. In caso di violazione degli ordini di allontanamento, si procede con denuncia all’autorità giudiziaria.

Nel frattempo, il prefetto di Napoli ha annunciato che presto saranno istituite nuove zone rosse in alcuni comuni della provincia, tra cui Castellammare di Stabia, Pompei, Pozzuoli e San Giorgio a Cremano.