LAVINIA BENI
Cronaca

Ztl notturna a Firenze: soluzioni e polemiche sulla movida fiorentina

La ztl notturna a Firenze divide residenti e commercianti: tra miglioramenti della qualità della vita e critiche alla movida.

La ztl notturna a Firenze divide residenti e commercianti: tra miglioramenti della qualità della vita e critiche alla movida.

La ztl notturna a Firenze divide residenti e commercianti: tra miglioramenti della qualità della vita e critiche alla movida.

"Dopo cinquant’anni vissuti in centro, mi sono traferito a Soffiano. Non riuscivo più a dormire. Tutte le sere un gruppo di americani faceva festa fino a tardi. Adesso la qualità della mia vita è migliorata". Le parole di Pietro Bambi s’intrecciano con la questione della movida fiorentina e anche con l’attivazione della ztl estiva notturna, che torna a vietare l’accesso ai non autorizzati per sei mesi da 3 aprile fino al 5 ottobre.

Stop, come negli scorsi anni, nelle sere di giovedì, venerdì e sabato: dalle 23 fino alle 3 del giorno seguente. E la zona chiusa sarà leggermente allargata, il provvedimento estivo coinvolge infatti, oltre ai settori della ztl diurna A, B e O, anche le sezioni G e F. Roberta Del Sette, vicepresidente del consorzio del mercato di Sant’Ambrogio, pensa che la ztl notturna "potrebbe essere una soluzione per placare la movida". "Ho tanti clienti che abitano in zona San Niccolò che si sono lamentati per il baccano di notte. – dice – Una volta, proprio in questa piazza del mercato, la municipale non sapeva come togliere le macchine da quante ce n’erano".

Carlo Picchietti dice che "ormai il centro storico è terra di conquista della vita notturna". "Questa Ztl va bene, a patto che sia gestita a modo. – aggiunge – Perché non essere all’altezza delle altre città europee? Perché non proporre il servizio tramviario disponibile per tutta la sera? Questa potrebbe essere una soluzione. Io abito vicino a un pub in zona Santa Croce, ogni volta mi imbatto in grandi orde di persone".

Rispetto al problema della movida e della sicurezza, anche Pietro Bambi, il fiorentino trasferitosi a Soffiano, pronuncia: "Un centro come il nostro dovrebbe essere privo di traffico. Tuttavia, poiché lo sviluppo del turismo è inevitabile, come inevitabile sono le scorribande notturne, bisognerebbe garantire più sorveglianza. Ci sono strade che sono diventate zone delinquenziali, come via Palazzuolo. Inoltre, la ztl dovrebbe essere attiva per tutta la notte". La zona di Sant’Ambrogio è frequentata principalmente da locali che vengono a fare la spesa al mercato. Il macellaio Luca Menoni argomenta che la zona a traffico limitato "è benefica per chi ci abita, anche se di residenti ne sono rimasti pochi. So che hanno lasciato questo quartiere perché non sopportavano più il traffico e la movida. Certo è che il divieto d’accesso deve rimanere attivo solo durante la notte".

C’è anche chi dice un no secco, come Gennaro Minichiello: "io sono contrario a questo provvedimento estivo. Le automobili portano spostamento e se c’è spostamento c’è anche lavoro e per il mercato è importante". C’è chi la vede come una privazione di libertà: "Noi giovani non sappiamo dove mettere la macchina la sera. Bisogna stare sempre sul chi va là anche quando vogliamo uscire a svagarci un po’, altrimenti ce la portano via", spiega la venticinquenne Chiara Mangino. E come lei anche Carlotta Felici: "Certo, possiamo mettere l’auto sotto nel parcheggio di Sant’Ambrogio, ma quanti soldi spenderemmo? ’è sempre più difficoltà a raggiungere le zone di Firenze anche per gli esercenti".

Ci sono anche voci che stanno nel mezzo della questione: "La verità", afferma Paolo Pieraccioni, "non sta mai da una parte sola". "Anche se riconosco che ormai Firenze è diventata una bolgia – dice – e io vivo proprio in centro. Se tutti vogliono venire con l’auto diventa un problema". Anche Viola Diamanti chiede un equilibrio: "è una questione complessa, penso sia giusto considerare entrambi i punti di vista", mentre Isabella Bondi dichiara: "Non sono tanto a favore, ormai ci stanno limitando in tutto, ma capisco il disagio di chi abita in centro". Infine, c’è anche chi il centro storico lo evita proprio. La ventenne Siria Chellini spiega: "io e il mio gruppo di amici non lo frequentiamo: non è più una bella zona".