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La proposta (bocciata) della Lega fa discutere. Commercianti sulle barricate: "Sarebbe un ostacolo"
Ampliare la zona a traffico limitato all’intero centro cittadino? La proposta estrema presentata in consiglio comunale dal capogruppo della Lega Daniele Brunori, poi bocciata, fa comunque discutere anche in chiave di possibili provvedimenti da prendere per rivitalizzare un centro cittadino che, da tempo, non rappresenta più il salotto buono di Sesto. Eppure, da una piccola indagine fatta ieri nel centro sestese interpellando clienti e commercianti, l’ipotesi sembra trovare davvero poco seguito. "Non sono d’accordo – dice ad esempio Graziella Milani impegnata fra l’altro quotidianamente nel volontariato – molti servizi si trovano proprio nel centro cittadino e raggiungerli senza auto, in particolare per gli anziani, sarebbe molto difficile. Credo che l’assetto attuale con le chiusure in vigore da anni possa andare bene".
Contrario all’idea senza una seria riflessione preliminare anche Andrea Daviddi che in piazza Vittorio Veneto argomenta: "Penso che vadano valutati gli impatti a livello generale di una proposta come questa. Credo che ci dovrebbe essere, ad esempio, un piano preciso per nuovi parcheggi. Quindi, in questo momento, sono piuttosto scettico". Sulla stessa linea d’onda anche Lydia Margheri: "Credo – spiega – che prima di adottare una scelta del genere si debbano valutare i pro e i contro per i commercianti e la gente che ci vive, non tutti sono di Sesto e arrivarci in macchina e non poter entrare e parcheggiare in centro sarebbe un limite. Credo che in alcune strade possa essere mantenuto il provvedimento ma una Ztl totale non mi vede d’accordo. I parcheggi in centro sono i più utilizzati mentre quelli esterni sono piuttosto lontani e quindi sarebbe un problema, per molti, dovere raggiungere a piedi il centro". Totalmente contrario anche Alessandro Carrone del Bar La Scala di piazza Vittorio Veneto: "Per noi commercianti – sottolinea deciso - sarebbe una follia, secondo me già la Ztl attuale può rappresentare un ostacolo per il mondo del commercio, figuriamoci se fosse estesa".
Sempre fra i rappresentanti del commercio un altro no deciso arriva da Massimiliano Bandini, titolare del negozio ’Sorsi e morsi’ di via Verdi: "Sono assolutamente contrario – è il suo pensiero – anche perché la macchina oggi è diventata una appendice, un tutt’uno con la persona. Se trovi posto per parcheggiare vicino al negozio ti fermi, altrimenti vai via".
Magari dirigendoti verso i centri commerciali dotati di maxi parcheggi. Ancora più duro il giudizio di Sabrina Piermarini che gestisce con la famiglia la gioielleria De Masi in via Verdi ed è presidente del Centro commerciale naturale Sesto sotto casa: "Sarebbe una scelta scellerata – tuona - non mi rendo conto come possa venire fuori un’idea del genere. Viviamo in un momento in cui assistiamo allo svuotamento delle città, è inutile nasconderlo, questo è un problema generale basta vedere anche le tante chiusure dei negozi, e qui tiriamo fuori dal cilindro questa ipotesi senza né capo né coda. Far passare l’autobus da via Garibaldi poi sarebbe impossibile, è pura fantascienza".