
di Nicola Di Renzone
"Ho avuto paura di morire", ripete Mattia Nannini, 26enne di Borgo San Lorenzo che sabato sera racconta di essere stato aggredito vicino casa da tre ragazzi, poco più giovani di lui, al culmine di una zuffa tra cani. Mattia ha scritto una lettera aperta al sindaco Paolo Omoboni, nella quale racconta che, mentre era fuori con il suo cane al guinzaglio, nella centrale piazza Dante, ha incrociato un gruppo di ragazzi sui vent’anni, uno dei quali con un grosso cane di razza Amstaff. "Era già capitato – racconta – e fu anche quella volta un incontro spiacevole. Il suo cane era sciolto e aggredì il mio". Sabato sera di fronte ad un nuovo ‘attacco’ avrebbe però difeso il suo cane allontanando l’altro con un calcio. E questo avrebbe scatenato l’aggressione. Che Mattia racconta così: "Il padrone e i suoi amici hanno cominciato a colpirmi senza tregua, finché non sono caduto a terra, lontano dal mio cane. Hanzo (il nome del suo cane, ndr) è scappato via, quindi l’Amstaff ha avuto tutto il tempo di concentrarsi su di me e mi ha morso la gamba. In quella situazione, senza respiro, colpito alla testa e al corpo dai tre aggressori, col cane che mi sbranava la carne, mi sono sentito morire". E continua: "Che modo stupido di morire.... Solo perché mi sono permesso di portare fuori il cane il sabato sera".
Poteva andare peggio: il giovane è stato infatti salvato anche dall’intervento di un passante e di un carabiniere libero dal servizio, che sono accorsi. Ma sono stati morsi a loro volta. Sul posto sono poi giunti i militari della Compagnia di Borgo, che sedata la baruffa hanno denunciato in stato di libertà (con l’accusa dei reati di lesioni personali aggravate, in concorso, e omessa custodia e mal governo di animali) H.A., dell’Etiopia, classe ’95, I.P., rumeno, classe ’94, L.K., lucano, classe ’01, tutti abitanti a Borgo San Lorenzo. Sono i tre che avrebbero aggredito il ragazzo. Gli altri tre, ovvero Mattia Nannini, il passante e il giovane carabiniere che lo avevano aiutato, sono finiti al pronto soccorso. Il primo con trauma cranico e una da morso ferita alla coscia destra con prognosi di 15 giorni, gli altri due con prognosi di dieci e sei giorni. Ora il 26enne chiede aiuto al sindaco, "a nome mio e di tutti i cittadini di Borgo che per non fare brutti incontri devono prendere altre strade, chinare il capo e sperare che vada tutto bene". Omoboni lo ha così contattato per fargli gli auguri di pronta guarigione e testimoniare la sua vicinanza rispetto all’episodio. E, dopo aver espresso gratitudine alle forze dell’ordine ha aggiunto. "Episodi del genere non sono tollerabili".