
La ribollita
Firenze, 28 novembre 2018 - C'era una volta la ribollita. E magari c’è ancora. Come la bistecca, che anzi diventerà addirittura patrimonio dell’umanità nelle liste nobili dell’Unesco, e allora finalmente non ci saranno a pretendere di competere cicce texane e giapponesi o tante suggestioni da barbecue ipertecnico.
C'è ancora, certo che c’è ancora la grande, succulenta cucina fiorentina, che secondo qualche ben informato sarebbe un’invenzione borghese degli ultimi centocinquant’anni (a esagerare…), salvo poi andare a rileggersi la Storia per ricordarsi che “canard à l’orange” e “béchamelle” sono termini francesi, ma le ricette i cugini transalpini le hanno imparate qualche secolo fa dai cuochi al seguito delle regine fiorentine alla corte di Parigi, prima Caterina e poi Maria. E fu perfino grazie a Firenze che impararono a usare le forchette, pensa te.
E allora riprendiamolo, un bel viaggio nei gusti della cucina fiorentina, dal cibreo alla bistecca, dai fegatini al fritto dell’aia, dal collo ripieno al gran pezzo, dal pollo lesso alla rosticciana e al cinghiale in dolce e forte. E anche con i legumi, quante cose ci si fanno! Ma non è tutto, si diceva. E per fortuna, c’è ancora chi li sa preparare, certi grandi piatti.
Così, La Nazione vi prende per mano e vi porta nelle cucine delle trattorie tipiche e genuine, a vedere “come si fa”. Ogni lunedì, foto, ingredienti, ricette con le fasi della preparazione e storie dei nostri piatti più celebri. E gustosi. Venite in cucina con noi.