Firenze, 23 novembre 2024 – Dante ha cambiato sesso. E lo ha fatto, in vista della giornata internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre), per mano dell'artista e designer Daniel Salvi, che è solito adoperare l’intelligenza artificiale, la fotografia e il fotoritocco per realizzare ritratti di “dee e muse”. Dante Alighieri prende così nella sua opera le sembianze di una giovane ragazza dai capelli fluenti, immersa nel buio della “Selva Oscura”. Si tratta di un messaggio, ha spiegato Salvi, “a favore della completa parità di genere e contro la violenza sulle donne”. Da Firenze e la Toscana, dove tutto è cominciato, per portare questo messaggio in tutto il mondo.
L’opera diventerà infatti il fulcro di una mostra multisensoriale immersiva ed itinerante, che includerà una colonna sonora originale dell’artista e un profumo originale ispirato alla "Selva Oscura”. Donne che, ha aggiunto Salvi, “sono sminuite e sistematicamente oppresse da antiche e sorpassate tradizioni, oltre che limitate per millenni da ipocrisie e doppi standard”. Una vera e propria “Selva Oscura”, in cui metà dell'umanità deve farsi spazio ogni giorno con forza, come testimoniato da una preoccupante quantità di fatti di cronaca. Dante, a 759 anni dalla sua nascita, non solo rimane dunque da sempre un simbolo vivo e contemporaneo della cultura italiana nel mondo, variamente tradotto dall’arte, dalla letteratura e dalla cultura pop, ma ora trascende perfino le distinzioni di genere. Il suo personaggio è ormai un archetipo che incarna il viaggio personale interiore di milioni di persone, alle prese con una società a loro ostile, tormenti interiori, e la speranza di un futuro migliore in cui “riveder le stelle”. “Sono certo che Dante sarebbe fiero di sapere di essere diventato un simbolo universale della condizione umana" ha commentato l’artista.